22 gennaio 2008
22 Gennaio 2008
di redazione
“Il
governo è in agonia nel giorno in cui il Financial Times ci accusa di avere la peggiore classe politica
dell’Europa e in cui dal Vaticano partono bordate micidiali” Dice Ugo Magri
sulla Stampa (22 gennaio) Magri, da quel
bravo giornalista che è, non manca di affiancare l’attacco della Cei a quello
(ben più duro) del quotidiano finanziario londinese. Tanti politici e
commentatori parlano invece solo delle interferenze del cardinale Bagnasco,
mettendo in ombra il possente asse Mastella-City
“Veramente
è una brutta crisi. Piuttosto oscura” Dice Piero Sansonetti su Liberazione (22
gennaio) Ma perché piuttosto oscura? Sono
due anni che un governo, con un’asfittica base parlamentare e con una base
popolare che evapora di giorno in giorno, è in bilico. Poi una minore procura
campana arresta la moglie del ministro di Giustizia e metà di uno dei partiti
di governo. Che cosa c’è d’oscuro nella crisi? La verità è che circola in
Italia una generazione di giornalisti con ciuffettoni o frangette, ai quali il
capello impedisce di vedere la realtà
“Mastella
e il neocentrismo sfasciano la maggioranza per impedire una grande operazione
di redistribuzione sociale” Dice Franco Giordano alla Repubblica (22 gennaio) Si pensava di dare a ogni italiano il suo
mucchietto di rifiuti?
“Nell’assurda
e irresponsabile sproporzione tra motivi personali e conseguenze nazionali, tra
ripicche e disastri, c’è tutta la gravità della crisi italiana” Dice Antonio
Padellaro sull’Unità (22 gennaio) E’
singolare l’idea di “motivo personale” che ha Padellaro. Arrestare la moglie
del ministro della Giustizia sarebbe un fatto personale. Una simile concezione,
peraltro, sarebbe stata assai utile nel passato: se si fosse considerata
l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando
a Sarajevo, una rissa “personale” dell’erede dell’impero asburgico con il
nazionalista serbo Gavrilo Princip, forse non ci sarebbe stata la tragica Prima
guerra mondiale