A Bologna lo sguardo degli italiani sul mondo

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A Bologna lo sguardo degli italiani sul mondo

25 Febbraio 2011

Si apre oggi all’interno del Festival Visioni italiane la quarta edizione di Lo sguardo degli autori – consueto spazio di riflessione sul cinema documentario italiano organizzato da D.E-R (Documentaristi Emilia-Romagna) in collaborazione con Doc/it e con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Un’iniziativa che, già dal sottotitolo – Il documentario italiano e l’altrove – lascia intendere come questa volta si sia voluto puntare lo sguardo su registi, uomini e donne, che hanno scelto di uscire dai confini nazionali per raccontare storie e visioni dai cinque continenti.

Otto i registi ospiti, quattro i tavoli di discussione ai quali si parlerà di produzione, poetica, realtà di lavoro e di vita nel corso di quattro appuntamenti, tra venerdì 25 febbraio (dalle 14.30 alle 17.30) e sabato 26 febbraio (dalle 10 alle 13).

Se nell’edizione del 2010 si era parlato dell’utilizzo degli archivi cinematografici nell’ambito del documentario, l’appuntamento di quest’anno si concentra su autori (e autrici) che hanno raccontato storie originali dai quattro angoli del pianeta, dal Medio Oriente ai Balcani, dall’Afghanistan all’India fino al Sud-est asiatico.

I documentari in programma sono stati girati in luoghi estremamente diversi, come diversi sono gli approcci delle opere che spaziano dall’inchiesta all’etnografia in un coro di voci che raccontano la realtà vista da angolazioni imprevedibili e talora spiazzanti. Una tale molteplicità di sguardi in grado di spaziare tra tante storie, paesi e mondi diversi, dimostra la grande vitalità del cinema documentario nel nostro paese e ne conferma la capacità di mantenere un occhio vigile, critico e ispirato sul mondo, sulle diversità, sulle distanze e sulle contraddizioni che ne fanno parte.

Sarà possibile – fra l’altro – sentire le testimonianze di due registe che hanno scelto di raccontare zone di guerra: la Bosnia ferita di Claudia Tosi (con Mostar United) e l’Afghanistan delle radio libere femminili di Valentina Monti (Girls on the Air). Oppure, con Left by the Ship (di Alberto Vendemmiati ed Emma Rossi Landi), le storie e i destini di alcuni degli “ultimi” del continente asiatico, i filippino-americani. E ancora l’universo femminile, con le lotte delle donne indiane vittime di abusi in Pink gang di Enrico Bisi e le donne ritratte da Raffaele Brunetti in Hair India, il viaggio dei capelli di una giovane indiana: dopo averli donati al Tempio, vengono lavorati e trasformati in extensions in Italia, per poi far ritorno in India ad abbellire il capo di una donna in carriera; o delle derive notturne del fotografo francese Antoine D’Agata in Cambodian Room (di Tommaso Lusena e Giuseppe Schillaci), disfatte tra prostituzione, emarginazione e droga in una Cambogia disperata. Un racconto di corpo e carne, “eretico” e coraggioso.

Tutti gli ospiti di Lo sguardo degli autori hanno percorsi, età e approcci stilistici molto diversi. Alcuni lavorano da soli, altri in coppia, ma tutti lavorano per raccontare storie dal mondo attraverso esperienze cinematografiche che meritano uno sguardo teorico, critico e poetico più approfondito. Ed è di questo sguardo che il festival intende farsi strumento, e fare da luogo d’incontro e piattaforma per rispondere con un’occasione di studio e di approfondimento all’esigenza, del pubblico e degli stessi registi, di analizzare e discutere non solo lo sguardo autoriale e le strutture del linguaggio che esso adotta, ma anche i contenuti, gli altri “mondi possibili” che esso svela.

 

Lo sguardo degli autori – edizione 2011
IL DOCUMENTARIO ITALIANO E L’ALTROVE
25/26 febbraio 2011
Cinema Lumière
Bologna
Via Azzo Gardino, 65