Afghanistan. Karzai: “Gli Usa riducano operazioni e presenza: il popolo è stanco”

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Afghanistan. Karzai: “Gli Usa riducano operazioni e presenza: il popolo è stanco”

14 Novembre 2010

Troppi soldati stranieri nelle campagne afghane, gli Stati Uniti devono ridurre le operazioni militari e la presenza di soldati in Afghanistan. In un’intervista rilasciata al Washington Post, il presidente afghano Hamid Karzai compie un nuovo gesto che non potrà che risultare sgradito a Washington, con il quale il leader di Kabul sembra avere rapporti sempre più tesi.

"È giunto il momento – dice Karzai al grande giornale americano – di ridurre le operazioni militari. È giunto il tempo di ridurre la presenza di soldati in Afghanistan, di ridurre l’intrusione nella vita quotidiana degli afghani". Perché, aggiunge il presidente, "non è desiderabile per il popolo afghano avere 100.000 o più soldati (stranieri ndr) che vanno in giro senza fine nel paese, deve esserci un piano interno in cui aumenta la presenza afghana e cala quella Nato". "Noi – prosegue – vorremmo che le campagne, i villaggi, le case, le città afghane non siano così dominate dalla presenza militare. La vita deve sembrare più normale".

Il presidente afferma che "la maggior parte delle operazioni di sicurezza, la maggior parte delle attività quotidiane in cui è coinvolta la sicurezza è il compito del popolo e del governo afghano". Un particolare problema sono le incursioni americane nelle abitazioni. "Devono cessare – dice Karzai – al popolo afghano non piacciono. Se sono necessarie, devono esser fatte dal governo afghano secondo leggi afghane, su questo c’è un continuo disaccordo fra noi". "Combatteremo con voi – sottolinea il leader afghano – contro il terrorismo. Ma il terrorismo non sta invadendo le case afghane, e combatterlo non vuol dire commettere intrusioni nella vita quotidiana degli afghani".