Afghanistan. Martedì i funerali dei 4 alpini morti, La Russa: “Bombe su aerei”

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Afghanistan. Martedì i funerali dei 4 alpini morti, La Russa: “Bombe su aerei”

10 Ottobre 2010

"Domani arrivano le salme dei quattro ragazzi, dopodomani i funerali". Lo ha detto, intervenendo al programma di Rai3 "In mezz’ora", il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando dei quattro alpini uccisi in Afghanistan.

"L’Italia è l’unico Paese che in Afghanistan che non ha armato i propri bombardieri con le bombe, tutti gli altri lo hanno fatto", ha quindi proseguito il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il giorno dopo l’attacco in cui sono rimasti uccisi quattro alpini italiani.

"Per mia decisione – ha detto al Tg3 e alla trasmissione In mezz’ora – si è stabilito che i caccia venissero utilizzati soltanto con il cannoncino di bordo, quindi l’Italia ha gli aerei senza le bombe. Ho ritenuto che potessimo farne a meno perché vi è comunque rischio di mettere a repentaglio vite civili: per questo ho pensato finora di dire no". Ma ora, prosegue, "visto il dolore enorme che provoca ogni morte, non me la sento più di assumere questa decisione da solo, di fronte a quello che sta avvenendo: chiedo alle Camere di decidere". Il ministro spiega che accetterebbe qualsiasi decisione, compreso l’impiego delle bombe, "se mi convincessero che questo aiuta i nostri ragazzi sul territorio".

Per quanto riguarda la data del possibile ritiro dall’Afghanistan, La Russa ritiene che "fissare la data del rientro senza fissare il compito è un errore tipico della sinistra più estrema. Il 2011 nella nostra proiezione è la data in cui vengono ritirati i nostri militari che operano in prima linea, dopo potranno rimanere solo gli addestratori. Ma per ottenere questo risultato si deve conquistare il territorio da qui al 2011, e per questo deve aumentare la sicurezza. Credo che sia realistico mettere in condizioni l’esercito afgano di controllare da solo il territorio, se noi non fossimo lì il terrorismo sarebbe più vicino alle nostre case".

Il Partito Democratico si dice pronto a discutere in Parlamento del possibile rafforzamento della la sicurezza per i militari italiani in Afghanistan. Lo dice Piero Fassino, responsabile esteri del Pd, al programma di Lucia Annunziata. "Il problema è delicato e va affrontato con responsabilità e discusso in tutti i suoi aspetti. Penso che il Parlamento debba discutere escludendo provvedimenti propagandistici che non servono per la sicurezza vera dei nostri militari e valutando attentamente i rischi di cui ha parlato il ministro – dice l’esponente del Pd -. È sbagliato parlare di guerra perché c’è una differenza sostanziale tra chi fa la guerra e una missione di pace. Dei 34 soldati morti in Afghanistan nessuno è caduto in un’azione bellico offensiva. Noi non siamo là per fare la guerra".