Afghanistan. Pezzullo ucciso da 15 colpi d’arma da fuoco
15 Febbraio 2008
di redazione
Almeno 15 colpi d’arma da fuoco hanno provocato il decesso “immediato” del maresciallo Pezzulo ucciso in un attacco talebano in Afghanistan.
Il primo referto autoptico trasmesso dal responsabile dell’Istituto di medicina legale della Sapienza, Paolo Arbarello e dal professor Ozrem Carella Prada, è estremamente scarno. “Non sono stati riscontrati proiettili ritenuti”, si spiega. Questo significa che i proiettili hanno passato, da parte a parte, il militare. Le traiettorie dei colpi sono visibili su tutto il corpo.
La morte di Pezzulo è stata comunque pressocchè istantanea. Il fatto che non siano stati trovate pallottole sul cadavere complica di fatto gli accertamenti successivi. “Sarà molto più difficile capire, dal punto di vista balistico, quali e quante armi hanno fatto fuoco”, si sottolinea.
Il nulla osta per le esequie sarà firmato dal procuratore aggiunto Franco Ionta e dal pm Giancarlo Amato, nelle prossime ore. I funerali si svolgeranno quasi certamente sabato a Oderzo, la località in provincia di Treviso dove Pezzulo viveva con la famiglia.
Sta meglio, intanto, l’altro militare rimasto ferito nell’agguato: aveva subito ferite non gravi a una gamba. Potrebbe essere ascoltato nel pomeriggio dagli inquirenti.