Albania. Elezioni: testa a testa tra democratici e socialisti
29 Giugno 2009
di redazione
All’indomani delle elezioni in Albania non vi è ancora certezza sul vincitore. Il portavoce della commissione elettorale, Leonard Olli, si è limitato a dire questa mattina che lo spoglio delle schede prosegue "normalmente", senza comunicare dati, nemmeno sull’affluenza alle urne.
Il display online sull’andamento dei risultati ha riferito questa mattina dello spoglio di un 16-17% delle schede, con un sostanziale testa a testa: ai Democratici del premier conservatore Sali Berisha il 46,32% e ai socialsiti del sindaco di Tirana Edi Rama il 45,8%.
I sostenitori di Berisha hanno festeggiato durante la notte, dopo che gli exit poll hanno annunciato una chiara vittoria del loro candidato. Stando alle interviste condotte su 12 mila elettori dall’istituto americano "Zogby International", nel nuovo parlamento di Tirana il Pd si aggiudicherà 69 seggi contro i 55 del Partito socialista del sindaco di Tirana, Edi Rama, ossia due in meno dei 71 seggi richiesti per avere il controllo certo dell’Assemblea. Berisha non ha tuttavia proclamato la sua vittoria, né l’ha fatto il suo avversario. Dopo la pubblicazione dei primi dati, i socialisti hanno infatti subito messo le mani avanti e hanno detto di non fidarsi più di tanto delle indicazioni che li davano come sconfitti.
Il voto, che si è svolto senza incidenti, è stato monitorato dagli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il cui rapporto preliminare è atteso in giornata. I seggi sono stati aperti dalle 07.00 di ieri mattina e hanno chiuso formalmente alle 19. Le operazioni di voto però si sono prolungate in molte circoscrizioni per dare a tutti la possibilità di esprimere il loro suffragio.
Al voto erano chiamati 3,1 milioni di elettori per designare 140 deputati tra oltre 3800 candidati di 34 partiti e quattro coalizioni politiche. I risultati definitivi non si avranno prima di giovedì.
Per la grande novità degli exit poll tre televisioni albanesi si sono rivolte a istituti specializzati come la Zogby International americana, l’italiana Ipr Marketing e la Gani Bobi, un centro del Kosovo. Lo spoglio delle schede viene supervisionato da 66 apposite commissioni elettorali. Oltre 500 osservatori internazionali di Odihr,(l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Osce) hanno vigilato sulla regolarità del voto e seguono anche le operazioni di scrutino.