Alitalia. Giuricin (Ibl): “La soluzione migliore è il fallimento”
23 Settembre 2008
di redazione
Dopo l’ennesimo stallo, il fallimento di Alitalia è la soluzione migliore per la compagnia, per i consumatori e per i contribuenti. Lo sostiene Andrea Giuricin, dell’Istituto Bruno Leoni, nel Focus "Alitalia: un fallimento salutare".
Una procedura fallimentare – scrive Giuricin – sarebbe dolorosa, ma darebbe all’azienda un valore sicuramente superiore a quello proposto dalla Compagnia Aerea Italiana. Sarebbero sì presenti 18 mila esuberi, ma in gran parte il personale potrebbe essere riassunto in altre aziende concorrenti che si otrebbero sviluppare in seguito al fallimento del vettore di bandiera. Il costo degli ammortizzatori sociali – aggiunge – non sarebbe probabilmente molto superiore a quello dovuto al piano Fenice, anche perché non sarebbero presenti degli ammortizzatori speciali".
"L’esito della trattativa con Cai era purtroppo prevedibile – commenta Alberto Mingardi, direttore enerale dell’Ibl: esso è in gran parte attribuibile al comportamento dei sindacati, ma dimostra anche come il vettore di bandiera non possa, nelle condizioni attuali, essere risanato. A differenza di quanto accade con ogni altra impresa – aggiunge – in Alitalia tutto viene ridotto a questione politica, e quindi non può essere risolto. A questo punto è davvero arrivato il momento di mettere la parola fine a questa vicenda: Alitalia è già costata troppo ai contribuenti, e i consumatori hanno diritto a un trasporto aereo efficiente".