Alitalia: sindacati pronti a scioperare
21 Luglio 2008
di redazione
I sindacati minacciano nuovi scioperi. Mentre la compagnia resta sul filo del fallimento.
È l’Sdl a rompere la tregua: il sindacato, che conta su una fortissima rappresentanza degli assistenti di volo di Alitalia, preannuncia scioperi per i primi giorni di settembre ma, «se la situazione dovesse precipitare», non esclude «una mobilitazione immediata, anche in piena estate». Un passo deciso mentre advisor e governo sono ancora al lavoro nella messa a punto di un piano di salvataggio.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi «sta ad Arcore e sta lavorando sulla questione Alitalia», ha indicato oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.
Per il momento sono più caute, ma non meno preoccupate, le altre sigle. In molti nei giorni scorsi hanno sollecitato ancora una convocazione del governo ed un tavolo con il management di Alitalia, e non hanno avuto risposte. Ora si attende una scadenza chiave che è ormai molto vicina: inizio agosto, quando scadrà il mandato di due mesi dato a inizio giugno all’advisor Intesa Sanpaolo.
L’Istituto guidato da Corrado Passera lavora, in un confronto serrato con il governo e con i vertici della compagnia, alla messa a punto del nuovo piano di salvataggio promesso dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tra pochi giorni l’advisor dovrà indicare al cda della compagnia se ritiene possibile la formazione di una cordata che rilevi dal Tesoro il controllo della compagnia, la struttura dell’operazione, i contenuti del progetto industriale. Si parla di una base di investitori italiani, di un possibile intervento delle banche, della messa a punto di un ruolo di perno per Air One. Ci sarà un progetto definito a inizio agosto? «Non dipende da noi», ha risposto oggi il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, indicando che questa in corso non è la settimana decisiva. Quadro incerto. Insistono le voci su un possibile ricorso alla Legge Marzano, la procedura per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato d’insolvenza: il ministero dello Sviluppo sarebbe al lavoro sui ritocchi necessari per farla calzare su misura al piano per il salvataggio di Alitalia.
Strada che non piace ai sindacati. Il sindacato è infatti pronto ad alzare barricate anche contro il rischio di più esuberi di quelli previsti dall’offerta di Air France, che era stata fatta fallire.