Ammazzateci come Biagi
09 Novembre 2007
di redazione
Il salotto
televisivo di Michele Santoro sortisce uno strano effetto sugli ospiti che lo
frequentano, non di rado inclini a smarrire il senso della misura. S’è visto in
occasione del “caso Catanzaro”, con le roboanti requisitorie catodiche dei
magistrati. E a quanto pare la sindrome non risparmia neanche venerandi
uomini di Chiesa.
Ieri si
parlava di “epurazioni”, censure, editti bulgari e via discorrendo. Al centro
dell’attenzione, naturalmente, Enzo Biagi.
“Quell’uomo
l’hanno ammazzato, cacciarlo dalla Rai è stata una malefatta indegna degli
esseri umani”, ha tuonato in collegamento con Santoro il cardinale Ersilio
Tonini, Il riferimento era alle vicissitudini che hanno visto
protagonisti il servizio pubblico televisivo e il giornalista scomparso pochi
giorni fa all’età di 87 anni (con sei bypass) tra l’affetto dei suoi cari, l’omaggio delle istituzioni e gli applausi della folla.
Comprendiamo
che dall’alto dei suoi 93 il cardinale Tonini considerasse il giornalista
ancora un giovanotto. Ma insomma, se Biagi è stato ammazzato così, non ci resta
che far nostro il grido dei ragazzi di Locri: allora ammazzateci tutti!
(c.p.)