Antitrust: multa di 440mila euro a Rai e Mediaset per pubblicità occulta
06 Luglio 2009
di redazione
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con due distinti provvedimenti, ha sanzionato Mediaset e Rai "per aver mandato in onda pubblicità occulta, rispettivamente nel corso delle trasmissioni Questa Domenica e Pomeriggio 5, e nella trasmissione L’Isola dei famosi 6". Lo annuncia l’Antitrust in una nota, spiegando che "le sanzioni ammontano, complessivamente, a 440mila euro".
L’Autorità, spiega la nota, "ha giudicato responsabili della medesima violazione del Codice del Consumo anche le società produttrici dei beni reclamizzati in modo non trasparente: la società Gielle, che realizza il marchio Monella Vagabonda, relativamente alle trasmissioni di Rti, e le società Asteria (gioielli della collezione MyMara) e Europ Assistance per L’Isola dei Famosi 6. In questo secondo caso l’Antitrust ha sanzionato anche la società Magnolia, produttrice del format. Non è stata invece ritenuta applicabile la normativa del Codice del Consumo ai testimonial delle pubblicità realizzate, in mancanza di prove circa l’esistenza di un rapporto di cointeressenza con le aziende produttrici".
Queste le sanzioni: per pubblicità occulta della linea MyMara, 40 mila euro alla Rai, 60 mila euro a Magnolia, 40 mila euro ad Asteria; per pubblicità occulta del marchio Europe Assistance, 80 mila euro alla Rai, 80 mila euro a Magnolia e 50 mila euro a Europ Assistance; per pubblicità occulta del marchio Monella Vagabonda, 60 mila euro a Rti e 30 mila euro a Gielle S.r.l. Le pubblicità occulte trasmesse nel corso delle puntate dell’Isola dei Famosi 6 "riguardano – spiega ancora l’Antitrust – i marchi MyMara e EuropAssistance. In particolare: la sponsorizzazione occulta della linea di gioielli MyMara è avvenuta nel corso di diverse puntate durante le quali la testimonial e alcuni ospiti indossavano i preziosi, inquadrati ripetutamente. Dai documenti acquisiti nel corso degli accertamenti ispettivi è emerso che tra la programmazione pubblicitaria della società Asteria, produttrice dei gioielli, compaiono anche le 13 puntate del programma L’Isola dei Famosi con Mara Venier. Tale elemento, pur in assenza della prova di un rapporto di committenza formalizzato tra Rai, Magnolia e Asteria, conferma che l’inserimento del logo commerciale nel corso dello spettacolo rispondeva solo ed esclusivamente ad una logica essenzialmente pubblicitaria, che le società Rai e Magnolia hanno consentito, attraverso un comportamento omissivo e non vigilante, e che ha avvantaggiato Asteria".
Per quanto riguarda la sponsorizzazione occulta del marchio Europ Assistance, "è avvenuta nel corso del filmato relativo al rientro di un protagonista – si legge ancora nella nota – durante il quale la presentatrice del programma ringraziava esplicitamente la società. I documenti acquisiti nel corso dell’ispezione presso la sede della società Magnolia dimostrano inequivocabilmente che i ringraziamenti sono il frutto di uno scambio di natura commerciale: viene infatti evidenziata la disponibilità di Europ Assistance a non far pagare i costi della prestazione supplementare svolta per l’assistenza medica al concorrente per il suo rientro in Italia, a fronte di un ringraziamento e di un citazione della società, anche facendo riferimento ai costi di un passaggio pubblicitario nel programma. L’Antitrust ha dunque considerato responsabili la società Rai che ha consentito, attraverso un comportamento omissivo e non vigilante, la realizzazione della pratica commerciale scorretta e le società Magnolia e Europ Assistance, che hanno concretamente posto in essere la pratica scorretta".
Le pubblicità giudicate occulte dall’Antitrust per il marchio Monella Vagabonda "sono andate in onda nella puntata del 23 novembre 2008 del programma televisivo Questa Domenica e nella puntata del 2 febbraio 2009 del programma Pomeriggio Cinque. Secondo l’Autorità, anche in assenza di un rapporto di committenza tra le società Rti e Gielle, gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria rivelano, in maniera concordante, la finalità promozionale delle immagini trasmesse. Sia Rti che Gielle per il ruolo, la competenza professionale e le caratteristiche dell’attività svolta, potevano e dovevano adottare tutti gli accorgimenti e le misure necessarie, onde evitare che potessero verificarsi fenomeni di pubblicità occulta".