At&t molla, e Prodi si augura che l’impresa resti italiana
17 Aprile 2007
di redazione
Dopo l’annuncio dell’americana At&t di ritirare l’offerta su Telecom per ambiguità regolatoria, molto probabilmente derivante dall’inaffidabilità con cui chi governa applica certe regole, il premier Romano Prodi si augura “che almeno un’impresa di telecomunicazioni
resti in mani italiane”.
Il presidente del Consiglio è
certo che “la partita Telecom sia ancora tutta da giocare e passerà del tempo. In campo scenderanno più protagonisti. Si andrà verso raggruppamenti di imprese europee. E’ chiaro -sottolinea Prodi- che si va formando una concentrazione
a livello europeo progressiva. Le fusioni che ci sono state nel
settore delle comunicazioni dimostrano che si va verso un mercato
europeo. In linea di massima credo che andremo verso raggruppamenti di
imprese europee. Quindi, è probabile che questo diventi anche un
elemento positivo per avere più influenza nella capacità decisionale. Ma ripeto, è ancora tutto da decidere, ci sono vari protagonisti in gioco europei e non: europei, egiziani, asiatici. Il mercato ha una sua ampiezza
mondiale”.