Attentato in Pakistan: La polizia cerca indizi
22 Dicembre 2007
di redazione
La polizia pakistana sta esaminando i resti di uno degli attentatori suicidi che ieri, facendosi esplodere all’interno di una moschea gremita di fedeli, hanno causato la morte di una cinquantina di persone nel nord-ovest del Pakistan.
Le forze di sicurezza hanno per ora arrestato sette studenti di una scuola musulmana, poche ore dopo l’esplosione di venerdì. Musharraf intanto, ha condannato l’attentato e ha ordinato ai servizi di sicurezza di scovare i responsabili.
A quanto pare il bersaglio dell’attentato di ieri sarebbe l’ex-ministro dell’Interno Aftab Ahmed Khan Sherpao, un alleato del Generale Musharraf. Sherpao è uscito illeso dall’esplosione che ha invece ferito uno dei suoi figli insieme ad altre 60 persone circa. È la seconda volta che l’uomo riesce a sopravvivere ad un attentato del genere, la prima risale ad otto mesi fa quando 28 persone vennero uccise durante una manifestazione nel villaggio di Charsadda.
Le autorità pakistane ritengono di poter addossare la responsabilità dell’attentato di ieri ai gruppi di militanti pro talebani e pro al-Qaeda che hanno la loro base nel nord-est del paese, vicino al confine con l’Afghanistan.