
Si chiude così il dilemma di Salvini che in questi giorni si è trovato nella difficile condizione di dover mediare tra le spinte ‘moderate’ all’interno della Lega, rappresentate in primis da Giorgetti per il quale Draghi sarebbe come Ronaldo ma anche da Bagnai, e la necessità di coprirsi a destra rispetto al no di Fratelli d’Italia