Benedetto XVI: “Eutanasia legalizzata ferisce giustizia sanitaria”

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Benedetto XVI: “Eutanasia legalizzata ferisce giustizia sanitaria”

18 Novembre 2010

Le tecniche relative alla "cosiddetta ‘salute riproduttiva’, con il ricorso a tecniche artificiali di procreazione comportanti distruzione di embrioni", o alla "eutanasia legalizzata", "feriscono" e sono contrarie alla "giustizia sanitaria". Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso di saluto ai partecipanti alla 25esima Conferenza internazionale per gli operatori sanitari, letto stamane nell’Aula nuova del Sinodo, in apertura dei lavori al cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.

"La giustizia sanitaria deve essere fra le priorità nell’agenda dei Governi e delle Istituzioni internazionali", dice il Papa. "Purtroppo – prosegue -, accanto a risultati positivi e incoraggianti, vi sono opinioni e linee di pensiero che la feriscono: mi riferisco a questioni come quelle connesse con la cosiddetta ‘salute riproduttiva’, con il ricorso a tecniche artificiali di procreazione comportanti distruzione di embrioni, o con l’eutanasia legalizzata".

Secondo Benedetto XVI, "l’amore alla giustizia, la tutela della vita dal suo concepimento al termine naturale, il rispetto della dignità di ogni essere umano, vanno sostenuti e testimoniati, anche controcorrente: i valori etici fondamentali sono patrimonio comune della moralità universale e base della convivenza democratica".

Il pontefice ha poi criticato il "consumismo farmacologico" e la carenza di cure sanitarie per milioni di persone, in un messaggio ad un convegno del Pontificio consiglio per la pastorale sanitaria. "Nella nostra epoca – scrive Benedeto XVI – si assiste da una parte ad un’attenzione alla salute che rischia di trasformarsi in consumismo farmacologico, medico e chirurgico, diventando quasi un culto per il corpo, e dall`altra parte, alla difficoltà di milioni di persone ad accedere a condizioni di sussistenza minimali e a farmaci indispensabili per curarsi".

"Purtroppo, ancora oggi permane il problema di molte popolazioni del mondo che non hanno accesso alle risorse necessarie per soddisfare i bisogni fondamentali, in modo particolare per quanto riguarda la salute. E’ necessario – scrive Benedetto XVI – operare con maggiore impegno a tutti i livelli affinché il diritto alla salute sia reso effettivo, favorendo l`accesso alle cure sanitarie primarie".