Berlusconi: “Lega era pronta alla crisi su election day”
16 Aprile 2009
di redazione
"Sul referendum arrivano polemiche fuori luogo, la Lega avrebbe fatto cadere il governo se fosse passato l’election day – spiega il premier – Abbiamo scelto di non inseguire, quanto al referendum, una situazione per noi favorevole e molto positiva come il raggiungimento del sistema bipolare, facendo cadere il governo".
"Mi spiace che altri interpretino come una debolezza del premier e del Pdl aver ceduto ad una precisa richiesta di un partito della maggioranza che, ove non accolta, avrebbe fatto cadere il governo in un momento come questo, producendo una situazione irresponsabile" spiega Silvio Berlusconi inaugurando la scuola del campo terremotati a Poggio Picenze in provincia dell’Aquila confermando la data del 21 giugno per il referendum.
Il Cav. si lancia poi a parlare del lato economico rispondendo al presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Gli sprechi? Li ridurremo al minimo indispensabile, andando con il ballottaggio. Ma la cifra è lontanissima da quella circolata di 400 milioni". Il premier insiste: "Cercheremo di ridurre al minimo gli sprechi andando al voto nel giorno dei ballottaggi per le amministrative. Bisognava scegliere tra una cosa e l’altra, tutto il resto sono polemiche che veramente non mi toccano, la decisione di votare il 21 giugno è stata presa e spero che sia confermata stasera dall’ufficio politico del Pdl".