Berlusconi: “L’Italia se la sta cavando bene ad uscire dalla crisi”
06 Febbraio 2010
di redazione
"In Europa ci sono Paesi in situazioni abbastanza preoccupanti, noi invece ce la stiamo cavando meglio di tutti gli altri". A dichiararlo è stato il premier Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico da Roma con Cassano Magnago dove si sta svolgendo la cerimonia di apertura dei cantieri dell’autostrada Pedemontana lombarda.
"Nonostante la crisi l’Italia c’è, con un Governo che ha continuato a lavorare per il bene degli italiani. La grave crisi economica è stata affrontata bene: abbiamo abbassato le tasse, togliendo l’Ici e abbiamo tolto 2 miliardi alle imprese, abbiamo fatto diverse cose tenendo presente i conti che ci sono", ha proseguito il presidente del Consiglio difendendo l’operato del Governo in tempi così difficili per l’economia. Inoltre, ha ribadito l’impegno dell’esecutivo del rilancio del nucleare e di tutte le altre fonti alternative affinché "le bollette siano più leggere per gli italiani e per le imprese".
Il Cavaliere ha toccato poi un altro argomento caldo del periodo, le elezioni regionali, affermando che secondo i sondaggi commissionati, Formigoni avrebbe raggiunto il 60% di consensi e avrebbe così "il doppio dei voti della sinistra". Risultato ottenuto, secondo Berlusconi, grazie a "come la Lombardia è stata governata e come stiamo governando l’Italia", ma anche grazie all’atteggiamento degli avversari politici che "sono sempre arrabbiati e non riesco a capire come riescano a vivere con tutta la rabbia che hanno in corpo; e poi cercano di sfogarsi, buttandomi addosso di tutto e di più, ma io ormai sono immunizzato".
Dopo le stoccate al centrosinistra il Cavaliere è tornato a parlare di Lombardia, affermando che "la Lombardia è la regione traino della nostra economia ed è la più positiva e dinamica e, tra l’altro, ha dato all’Italia grandi uomini come il Presidente del Consiglio". Infine, ha scherzato sulla sua assenza all’inaugurazione dei lavori: "La verita è che sono rimasto a Roma per tenere sotto controllo e buoni tutti i produttori di ghiaccio della burocrazia romana".