Berlusconi: “Può capitare di sbagliare l’ospite”
25 Giugno 2009
di redazione
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a parlare del suo privato da Coppito, dove si trova: “Non vedo cosa possono inventarsi ancora. Tutto verrà smentito. Io non ho mai immaginato di chiedere a un mio ospite – aggiunge il presidente del Consiglio, riferendosi all’inchiesta di Bari – di privarsi del suo telefonino e tutto ciò che avviene in mia presenza non può essere men che morale, men che normale. Dopodichè se qualche cena mia sia divertente, perchè io sono un grande mattatore ed un trattenitore, lo posso dare per scontato. Che si faccia la ola e si festeggi quando arrivano i club ‘Meno male che Silvio c’e’ è normale”.
Il premier ha proseguito: “Dopodichè se arrivano delle intruse che sotto mentite spoglie e portate da un ospite si meravigliano di quello che vedono non è colpa mia. Purtroppo abbiamo sbagliato l’ospite, e lui ha sbagliato l’ospite dell’ospite. Ma purtroppo sono cose che capitano con le centinaia di persone che mi è capitato di avere alla mia tavola”.
Berlusconi ha quindi risposto a chi lo ha attaccato per la presunta scarsa serietà mostrata a Bazzano, poche ore prima: “Qualche ladro di voce ha preso una mia dichiarazione con gli omaccioni dei cantieri che sono lì a fare lavori pesanti. Un comunicatore adegua la sua comunicazione all’interlocutore: se parla con una nobildonna tiene il ditino alzato, se con un rude uomo di cantiere, usa il suo linguaggio. Altrimenti, non si potrebbe utilmente comunicare. Io ho detto a qualcuno: ‘Vi porto le veline’, ma ho dovuto aggiungere ‘non minorenni’. È il mio modo di reagire a tutta la spazzatura e a tutte le calunnie che mi vengono indirizzate e credo sia il modo più positivo che si possa immaginare”.
Non è comunque mancato un riferimento alla situazione di L’Aquila: “A settembre chiuderemo le tendopoli, daremo l’indirizzo degli appartamenti e il giorno di ingresso ai terremotati che avranno le nuove case. Agli altri daremo sistemazione in albergo e comunque le tendopoli saranno chiuse prima del freddo”.
Riguardo le ipotetiche defezioni al G8 dopo la campagna mediatica di queste settimane il premier risponde: "No. Questa campagna potrà avere conseguenze su chi l’ha fatta. Perderanno credibilità, lettori e pubblicità. Tanto le menzogne vengono sempre fuori". Certo, aggiunge Berlusconi, "all’estero tutto ciò non ha fatto bene, ma la verità viene sempre fuori".
Infine, parlando del suo rapporto con gli italiani, ha specificato: “Io sono fatto così e non cambio. Se mi vogliono così, mi vogliono. E gli italiani mi vogliono, ho il 61%. Mi vogliono perché sentono che sono buono, generoso, sincero, leale, che mantengo le promesse”.