Bertinotti: “Senza riforme si rischia deriva drammatica”
21 Dicembre 2007
di redazione
“Se non si realizza la stagione delle
riforme rischiamo una deriva drammatica in cui non si salva nessuno, una sorta
di quarta repubblica senza De Gaulle”, ha detto Fausto Bertinotti, alla stampa a Montecitorio.
Il presidente della Camera ha anche definito
“grottesche le critiche alla ricerca di una grande convergenza e la
traslazione delle critiche rivolte alla politica programmatica alla politica
istituzionale in cui i larghi schieramenti sono la fisiologia delle riforme,
mentre la patologia sono gli schieramenti a maggioranza”.
“Senza riforme –
aggiunge Bertinotti – si limita
la maggioranza e si penalizza l’opposizione” limitando alla prima la
capacità di decidere e alla seconda di incidere. Senza riforme “siamo in
una situazione di visibile crisi” e “le ultime vicende parlamentari,
e posso chiamare a testimonianza i presidenti delle commissioni, rendono
evidente questa crisi”, continua il presidente della Camera.
“Esiste un lato politico che riguarda il
Governo e le forze politiche, ma non si può negare che c’è anche una crisi
paralizzante che riguarda l’intero sistema politico-istituzionale, bloccato da
una legge elettorale negativa e anche da elementi ormai obsoleti e impedenti, a
partire dal bicameralismo perfetto e da regolamenti inadeguati. Per questo
serve una stagione di riforme mirate, che sono alla portata di tutti, sia di maggioranza
che di opposizione”. “Penso – aggiunge ancora Bertinotti – che serva una conclusione rapida e la via non può che
essere quella parlamentare, condivisa da tutti e con il massimo del
consenso”