Borsa. Europa a picco per timori della Fed su nuova frenata dell’economia
11 Agosto 2010
di redazione
L’esito della riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve ha alimentato i timori di una nuova frenata dell’economia, e di un possibile ritorno in recessione nei prossimi mesi, zavorrando anche i listini azionari europei.
Sono 103 i miliardi di euro in fumo sulle principali borse europee: nel Vecchio Continente, dove gli indici di borsa hanno lasciato sul campo mediamente 2 punti percentuali. Milano (-3,2%) e Madrid (-3,21%) sono state le peggiori, precedute di poco da Parigi (-2,74%) e Londra (-2,44%). A Piazza Affari, il Ftse All Share ha perso il 3,04% e il Ftse Mib il 3,2%. Male i titoli finanziari, Fiat e St, limitano i danni i difensivi.
Ieri sera la Federal Reserve, annunciando che i tassi di interesse statunitensi rimarranno fermi all’attuale intervallo, minimo storico, compreso tra lo 0 e lo 0,25%, ha sottolineato che "il ritmo della ripresa, soprattutto per produzione e occupazione, è rallentato negli ultimi mesi". La Fed ha quindi reso noto che, nel tentativo di sostenere l’economia, potrà "reinvestire il ricavato di obbligazioni garantite da mutui in titoli di stato di lungo periodo".
Sul listino milanese, le vendite hanno colpito i settori più ciclici e il comparto finanziario: Azimut ha perso il 7,11%, Intesa Sanpaolo il 6,01%, Fiat il 4,91%, Bpm il 4,68%, Ubi Banca il 4,64%, Exor il 4,36% e Impregilo il 4,07%. Male anche StMicroelectronics (-4,86%), dopo che negli Stati Uniti sono state riviste al ribasso le stime sulle vendite di semiconduttori. -3,37% per Buzzi Unicem, che ha risentito fin dall’avvio dei conti semestrali in calo diffusi ieri, cui sono seguite le correzioni al ribasso dei target price delle banche d’affari. Hanno limitato i danni i titoli più difensivi, in particolare quelli del settore alimentare e le utilities: Parmalat ha fatto segnare -0,98%, Snam Rete Gas -1,12%, Prysmian -1,13%, Terna -1,18% e A2a -1,89%. Nel resto del listino, ha perso il 16,92% Olidata, colpita dalle prese di beneficio dopo il rally innescato dalla speculazione nelle ultime sedute.
In rosso anche Fintel (-11,3%) e Investimenti e Sviluppo (-6,54%), realizzi su Camfin (-6,8%). Si è messa in luce invece Servizi Italia (+4,42%), grazie ai conti semestrali che hanno visto un utile netto più che raddoppiato a 8,1 milioni. Bene anche Meridiana Fly (+2,58%), dopo che l’offerta in opzione ai soci delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale da 40 milioni si è conclusa con la sottoscrizione del 92,89% dei titoli offerti.