Borsa. Il 2008 anno nero, Milano dimezza capitalizzazione
31 Dicembre 2008
di redazione
Anno bisesto anno funesto. Almeno sotto il profilo finanziario il 2008 verrà ricordato come il peggiore dopo la pesante crisi del 1929. Il bilancio di fine anno per la maggior parte delle piazze mondiali è decisamente amaro: Milano insieme ad Amsterdam è risultata tra le peggiori, con una capitalizzazione dimezzata a 372 miliardi di euro, pari al 23,4% del Pil. Per l’Aex di Amsterdam la perdita è stata del 53,31%.
Guardando al resto d’Europa, la musica non cambia: Madrid ha perso il 40% del proprio valore, il peggior ribasso della sua storia, Francoforte il 40,4%, Zurigo il 34,5%, Parigi il 44,2%. Anche per i principali indici Nord Europa il 2008 è stato l’anno peggiore dalla loro istituzione: al termine dell’ultima seduta dell’anno, la borsa di Stoccolma ha registrato un ribasso annuale del 38,8%, Copenaghen del 46,6%, Oslo del 52,8%, Helsinki del 53,4%, fino a Reykjavik che è arrivata a perdere il 94,4%. L’anno che sta per concludersi è stato segnato dalle conseguenze della crisi dei mutui subprime che ha contagiato e travolto il sistema finanziario, mietendo vittime celebri come la Lehman Brothers. A dare il colpo di grazia ad un sistema già al tracollo la truffa made in Usa di Bernie Madoff ex presidente del Nasdaq reo del crack da 50 miliardi del suo hedge fund.
Gli indici di Piazza Affari, nonostante la chiusura positiva dell’ultima seduta dell’anno, nel 2008 hanno tutti registrato cali al di sopra del 40%. Il Mibtel ha bruciato il 48,7% del proprio valore e l’S&P/Mib il 49,5%, il Midex il 52,4%, l’All Stars il 40,5% e l’Expandi il 40,6%. A conferma dell’annus horribilis le performance negative di tutte le 40 blue chips milanesi. La maglia nera è andata a Seat Pagine Gialle (-78,4%). La seconda peggiore è stata Fiat che ha bruciato il 73,8% del proprio valore scivolando a 4,5888 euro dai 17,498 euro del 28 dicembre 2007. La meno peggio è risultata Snam Rete Gas che ha contenuto la perdita all’8,5%, seguita da Terna che ha perso "solo" il 14,6% del suo valore. Sul totale delle società quotate a Piazza Affari, 300 in tutto a fine 2008, sono in sette a fregiarsi del merito di una performance positiva. Tra queste la milanese Bastogi, la più antica società italiana quotata alla Borsa Valori (nel 1863) ancora in attività, che da fine 2007 a ieri ha messo a segno un guadagno del 47,9%.
Il segno della crisi è anche nel ridotto numero di Ipo, in tutto 7 nel 2008, di cui 2 sull’Mta, 4 sull’Expandi e una sul Mac, il mercato alternativo del capitale. E se questa è stata una crisi di natura finanziaria, lo si vede anche dalla performance di Unicredit: l’istituto di Piazza Cordusio nel 2008 è stato l’azione più scambiata per controvalore con un totale 163,2 miliardi di euro e per numero di contratti pari a 5,4 milioni. Ma è stata anche tra le azioni peggiori dell’S&P/Mib con una perdita del 69,5% dal dicembre 2007 a quest’anno.
Mlo
fonte: APCOM