Borsa. In forte calo Europa e Giappone
30 Marzo 2009
di redazione
Dopo una prima parte di mattinata positiva la borsa di Tokyo precipita. Le notizie provenienti dagli Usa, con la richiesta di altri "sacrifici" da parte dell’amministrazione Obama a Gm e Chrysler sui rispettivi piani di ristrutturazione per un’altra tranche di aiuti pubblici, ha fatto calare notevolmente gli scambi.
I primi a finire nella bufera, come comprensibile, sono stati i colossi dell’auto nipponica, come Toyota (-3,6%), Honda (-6,6%) e Nissan (-7,6%). "C’è il timore che i piani di rilancio dei costruttori di auto non stiamo funzionando. Vedremo quanto potrà trapelare tra oggi e domani", ha commentato Masatoshi Sato, senior strategist di Mizuho Investors Securities.
Si allineano all’indicazione giapponese le principali borse europee, sulla scia del calo registrato in Asia e con la prospettiva di un avvio deludente anche per Wall Street. Sotto pressione i bancari e gli assicurativi, ma anche le materie prime e l’auto dopo le condizioni poste dall’amministrazione Usa ai costruttori per ottenere ulteriori aiuti di stato. In particolare scivolano Renault (-5,91%) e Peugeot (-5,64%), dopo il licenziamento dell’amministratore delegato Christian Streiff, insieme a Daimler (-5,14%). Di seguito riportiamo, senza bisogno di commento, gli indici delle principali borse europee: Londra -2,11% – Parigi -2,85% – Francoforte -3,25% – Madrid -2,86% – Milano -4,02% – Amsterdam -3,44% – Stoccolma -2,45% – Zurigo -2,86%.
Infine, anche le borse dei Paesi arabi del Golfo hanno aperto in calo. Dubai segna una diminuzione dell’1,16 per cento. Positivi, invece, negli Emirati Arabi Uniti i titoli del settore immobiliare. Ha aperto piatta l’altra borsa nazionale, quella di Abu Dhabi, che dopo un importante rialzo in avvio contrattazioni segna ora un +0,29 per cento. Vanno male le altre borse minori come Kuwait City (-0,69%), Manama (-0,40%) e Mosqat (-0,66%).