Borse. Tokyo scivola ai minimi da 26 anni. L’Europa tenta la ripresa

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Borse. Tokyo scivola ai minimi da 26 anni. L’Europa tenta la ripresa

09 Marzo 2009

La Borsa di Tokyo chiude in calo dell’1,21%, scivolando ai minimi degli ultimi 26 anni. Il Nikkei, dopo un avvio in moderato rialzo, ha invertito la rotta cedendo progressivamente terreno e terminando ai minimi degli ultimi 26 anni: -1,21%, a quota 7.086,03 punti, con la perdita netta di 87,07 punti rispetto alla chiusura di venerdì. Penalizzate anche le altre piazze asiatiche, per il venir meno delle speranze di ulteriori stimoli per l’economia cinese.

A condizionare gli scambi, rilanciando i timori sulla tenuta dell’economia, è arrivata la statistica sulle partite correnti nipponiche, che hanno segnato a gennaio il primo deficit in 13 anni, pari al 172,8 miliardi di yen (circa 1,4 miliardi di euro). In aggiunta, gli scambi sono stati condizionati negativamente dall’ipotesi di default di General Motors (Gm) e dalla frenata della Borsa di Hong Kong, dopo il rally della scorsa settimana sulla scia delle attese di un ulteriore pacchetto di stimolo per l’economia da parte del governo cinese.

Piazza Affari apre all’insegna dell’incertezza. Si conferma infatti l’estrema volatilità dei corsi azionari. Subito dopo l’apertura positiva degli indici gli acquisti hanno registrato un’immediata frenata e, in linea con le performance delle altre borse europee, gli indici sono subito passati al segno negativo. Dopo pochi minuti di contrattazioni, il Mibtel cede lo 0,82% mentre l’S&P/Mib cede l’1,58%.

La borsa di Londra apre in terreno positivo: l’Ftse segna +0,37% a 3.548 punti. Positiva anche Parigi: il Cac 40 segna +0,31% a 2.542 punti. Pressoché invariata Francoforte: il Dax segna -0,02% a 3.664 punti.

Intanto aumenta il prezzo del petrolio greggio in Asia, dopo il rialzo più elevato di venerdì a New York. Nel dopomercato elettronico che fa riferimento al Nymex, la Borsa merci di New York, a Singapore il greggio "light sweet" per consegna a aprile è stato trattato lunedì a mezzogiorno, ora locale, a 46,33 dollari a barile, con un rialzo di 0,81 dollari sulle quotazioni di venerdì sera a New York, dove aveva huadagnato 1,91 dollari salendo a 45,52 dollari a barile.