Borse Ue a picco dopo i timori della Bce. Anche Piazza Affari precipita
05 Marzo 2009
di redazione
Ennesima batosta per le Borse Ue: bruciati altri 144 miliardi di capitalizzazione. Non va meglio in Italia. Milano chiude con un pesantissimo calo del 5,38% (Mibtel) e del 5,85% (S&P/Mib). Gli indici sono precipitati ai livelli di 13 anni fa in una seduta con oltre 720 milioni di azioni scambiate (il mercato ha risentito soprattutto delle preoccupazioni per il futuro dell’economia espresse dal numero uno della Bce, Jean Claude Trichet).
L’Europa: l’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sulle borse del Vecchio Continente, ha perso il 3,6 per cento. A Parigi il Cac40 ha perso il 3,96%, a Francoforte il Dax il 5,02%, a Londra il Ftse100 il 3,18%, a Milano il Mibtel il 5,39%, a Madrid l’Ibex35 il 4,31%, ad Amsterdam l’Aex il 5,2%.
Le Borse Ue insomma, hanno annullato il maxi rimbalzo di ieri, zavorrate dalla decisione della Bce di tagliare drasticamente le stime di crescita per il 2009 e dal tonfo a New York di General Motors, ormai sull’orlo del baratro.
A Parigi il Cac40 ha perso il 3,96%, a Francoforte il Dax il 5,02%, a Londra il Ftse100 il 3,18%, a Milano il Mibtel il 5,39%, a Madrid l’Ibex35 il 4,31%, ad Amsterdam l’Aex il 5,2%. Più contenute le perdite a Zurigo dove lo Smi ha ceduto l’1,65%. Non è bastato a risollevare i listini il netto taglio dei tassi di interesse da parte della Bce all’1,5%, nuovo minimo storico.
A gelare i mercati è stata una revisione al ribasso molto marcata sulle previsioni dell’istituto per l’economia dell’Unione monetaria: per quest’anno la Bce si attende infatti una recessione del Pil che si attesterà tra il 3,2 e il 2,2 per cento. A livello settoriale, i titoli assicurativi sono stati i più colpiti in scia al crollo a Londra di Aviva, il primo gruppo assicurativo britannico, che ha lasciato sul terreno il 33% dopo aver annunciato una perdita netta per il 2008 di 885 milioni di sterline (992 milioni di euro) dovuta a svalutazioni di asset. In scia Legal & General (-27,8%), Prudential (-18,8%), Allianz (-9,8%), Axa (-9%).
Ma veniamo a Piazza Affari. La Borsa è precipitata con gli indici ai livelli di 13 anni fa in una seduta tutta negativa, che si chiude con una perdita del 5,39% per il Mibtel, del 5,85% per l’S&P/Mib e oltre 720 milioni di azioni scambiate. Il mercato ha risentito, anche più degli altri europei e di Wall street, tutti comunque in forte calo, delle preoccupazioni per il futuro dell’economia espresse da Jean Claude Trichet che, dopo aver tagliato i tassi di un ulteriore 0,50%, non ha escluso ulteriori interventi.
A peggiorare il clima è poi giunto l’allarme lanciato da General Motors sulla propria attività: a New York, i titoli del colosso Usa sono in calo del 15% e l’intero listino americano ne risente. Particolarmente sofferenti, in piazza Affari, i titoli delle banche e gli energetici: in particolare, nel finale sono stati sospesi Unicredit e Banco Popolare mentre salgono in controtendenza solo gli anticiclici Snam Rete Gas e Terna, oltre a Impregilo che recupera dopo il crollo di ieri.