Bossi: federalismo fiscale subito

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Bossi: federalismo fiscale subito

30 Aprile 2008

“Dare immediato impulso all’attuazione dell’art. 119
della Cost. e con esso al federalismo fiscale che tutto il
Paese e soprattutto il nord vuole realizzato al più presto”. È la prima proposta di
legge della nuova legislatura, presentata alla Camera da Umberto Bossi.

Per Bossi “dall’attuazione del federalismo fiscale discenderà un
nuovo stimolo a comportamenti innovativi e virtuosi: occorre dare
piena attuazione all’articolo 119 della Costituzione, assegnando
agli enti territoriali le più idonee fonti di finanziamento,
trovando il giusto equilibrio tra autonomia, equità e efficenza”.

Tra i principi fondamentali della pdl: “il federalismo non deve
comportare aumenti della spesa pubblica o inasprimenti della
pressione fiscale; l’esercizio dell’autonomia tributaria di
regioni e enti locali deve assicurare la correlazione tra
prelievo fiscale e beneficio connesso ai servizi offerti sul
territorio; la perequazione deve ridurre ma non annullare le
differenze di capacità fiscale, realizzando il giusto equilibrio
tra solidarietà ed efficenza, premiando i comportamenti virtuosi
e le regioni con una minore evasione fiscale”.

“Le regioni devono poter assumere ruoli di comportamento e
responsabilità rispetto alla finanza degli enti locali e del
territorio”, continua Bossi, spiegando che per fare ciò “per gli
enti locali occorre prevedere un aumento del grado di autonomia
tributaria”.

Si prevede poi di istituire “un fondo regionale per gli enti
locali, con riguardo a quelli che hanno minore capacità fiscale”
e un “meccanismo perequativo di tipo orizzontale” in cui saranno
le regioni “e non lo Stato” a gestire “le risorse perequative da
destinare agli enti locali dei rispettivi territori”.

L’obiettivo della Pdl insomma “è di coniugare le esigenze di
investimento dei diversi territori con l’equilibrio della finanza
pubblica complessiva: la Lombardia continuerà ad aiutare le aree
meno sfortunate, ma è stanca di correre con le catene ai piedi.

Questo progetto – conclude Bossi – va nella direzione della
libertà”.