Brescia. Ancora scontri tra immigrati e polizia, 3 agenti feriti
13 Novembre 2010
di redazione
Scontri a Brescia tra un gruppo di manifestanti e le forze dell’ordine durante il corteo di solidarietà agli immigrati che da due settimane sono su una gru per protestare contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno.
Alla manifestazione si sono uniti centri sociali e no global che hanno tentato di raggiungere la gru in piazzale Cesare Battisti. Secondo una ricostruzione della Questura da dietro alla sede universitaria sono spuntati, all’improvviso, una trentina di ragazzi armati di sassi, bombe carta, bottiglie e mazze.
Contro la polizia è iniziata una vera e propria sassaiola. Il primo tentativo di sfondare la testa del corteo è stato respinto dalle forze dell’ordine. I manifestanti si sono ricompattati e hanno provato una seconda incursione contro agenti e militari. In questo momento la tensione è ancora alta. Non si conosce il numero delle persone rimaste contuse tra i manifestanti.
In conseguenza degli scontri sotto le gru, secondo quanto riferisce l’Areu della Lombardia, sono stati soccorsi dal 118 di Brescia 3 agenti di polizia: uno è stato medicato sul posto e gli altri due sono stati ricoverati in ospedale.
Secondo la ricostruzione dei funzionari della Questura di Brescia, responsabile degli scontri è stato un gruppo di 70-80 persone che si trovava dietro il presidio di solidarietà, che era tenuto distante dalla gru sulla quale si trovano ancora per protesta gli immigrati da una fila di transenne e dallo schieramento delle forze dell’ordine. Quando la delegazione di 5 manifestanti è tornata dal cantiere dopo aver parlato con gli immigrati, questo gruppo ha indossato dei caschi da motociclista o si è coperto il volto e ha cominciato a lanciare fumogeni e anche una bomba carta, poi pietre, bottiglie e altro contro poliziotti e carabinieri.
Per due volte, mentre gli altri manifestanti urlavano per farli desistere, hanno cercato di spostare le transenne, travolgendo anche chi stava davanti e cercato di venire a contatto con le forze dell’ordine che hanno caricato respingendoli. Si sono ricompattati una terza volta per attaccare ma hanno cambiato idea perché nel frattempo erano arrivati anche gli agenti del Reparto Mobile.
Intanto, restano ostinatamente sulla torre ex Carlo Erba, in via Imbonati a Milano, i cinque immigrati che 9 giorni fa sono saliti sulla ciminiera per protesta contro la "sanatoria truffa" del 2009, riservata solo a colf e badanti. "Qui va tutto bene – spiega Edda Pando, del comitato immigrati che è in presidio sotto la torre -. È a Brescia che hanno caricato". Ed è questa la preoccupazione principale del comitato che ha annunciato un incontro lunedì prossimo con il prefetto Gian Valerio Lombardi. "Noi gli abbiamo scritto e lui ci ha risposto – racconta – quindi ci vedremo". Il clima a Milano è ben diverso da quello di Brescia. Al presidio milanese oggi è stata montata una cucina, e ora il comitato sta cucinando la pasta. È passato Valerio Onida, l’ex presidente della Corte Costituzionale che è candidato alle primarie del centrosinistra, mentre domani – all’assemblea antirazzista convocata sullo spiazzo davanti alla ciminiera – secondo il comitato, dovrebbero partecipare altri due candidati, Michele Salvatori e Giuliano Pisapia.