Brunetta: “Il piano casa nel 2010 farà da catalizzatore per l’economia”

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Brunetta: “Il piano casa nel 2010 farà da catalizzatore per l’economia”

14 Agosto 2009

"Più ristrutturazioni, più ampliamenti, più acquisti di immobili ex Iacp: se noi riuscissimo a concentrare e a favorire nei prossimi 6-12 mesi questi investimenti immobiliari, avremmo dato la botta più rilevante al reddito nazionale". Commentando l’analisi della Bce sui segnali di ripresa europea, Renato Brunetta indica nel ‘piano casa’ la ricetta per rilanciare l’economia italiana: "La chiave più rilevante è la casa. Qui dovrebbe trovare esplicitazione il piano del governo. Nel 2010 – dice il ministro della Pubblica amministrazione in un’intervista- dovremo concentrare il massimo sforzo perchè la casa è il bene durevole che più convince le famiglie".

Per Brunetta, gli investimenti legati alla casa sono "il catalizzatore dei coefficienti di attivazione dell’edilizia, che riguardano tutto il lavoro autonomo", e "30 milioni di famiglie, spaventate dalla Borsa, sulla ristrutturazione e sull’ampliamento della casa sono disposte a rischiare anche 30mila euro". Dunque, se tutto questo "potenziale si dispiegasse, avremmo la copertura del semestre più difficile e daremmo lo slancio al 2010".

"L’intuizione del piano casa di Berlusconi – sottolinea il ministro – era straordinaria proprio perchè in funzione anticiclica ed è stata frenata dalla miopia delle Regioni". Quanto al risanamento dei conti pubblici, "se depurassimo il tendenziale del deficit dagli effetti della crisi, saremmo già sotto il 3 per cento. Quando la svolta sarà strutturale – dice Brunetta – si definirà una exit strategy, cioè si ricomincerà con le politiche di rigore per evitare un aumento dell’inflazione".