Bush e Putin lasciano ai posteri il problema “scudo stellare”

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Bush e Putin lasciano ai posteri il problema “scudo stellare”

07 Aprile 2008

George W. Bush e Vladimir Putin – alla fine del summit sulle coste del Mar Nero – non sono giunti ad un accordo riguardo il sistema di difesa missilistico che gli americani vorrebbero piazzare tra l’Europa dell’Est e quella occidentale, nonostante i buoni propositi e le belle parole.

“Si tratta di un argomento sul quale dobbiamo lavorare di più in modo da convincere la controparte russa che il sistema [di difesa missilistico] non è mirato a contenere la Russia”, ha dichiarato Bush dopo un colloquio mattutino con il suo collega Vladimir Putin. La frase descrive uno fase di stallo delle relazioni Washington-Mosca che dura ormai da molto tempo e non soltanto in merito allo “scudo stellare”.

Infatti, da quando , sette anni or sono Bush dichiarò di essere riuscito a vedere “nell’anima di Putin trovando un uomo di cui si poteva fidare” le questioni di politica internazionale irrisolte sono state molte. Dalla contesa sul nucleare dell’Iran, al Kosovo per finire all’allargamento della Nato e allo scudo stellare (composto di una batteria di missili terra aria e di un radar) che gli americani vorrebbero piazzare in Polonia e nella Repubblica Ceca proprio per prevenire un eventuale attacco iraniano.

Nonostante questi intoppi, Putin ha speso parole di elogio per il Presidente Americano:

“Ho sempre apprezzato le qualità umane superiori di Bush: l’onestà, la sua disponibilità e l’abilità di ascoltare il suo partner di lavoro. Sono cose che contano”.

Dal canto suo Bush si è addirittura esibito una polka durante una cena informale, sabato scorso.

Cerimonie e moine che non hanno cambiato la sostanza della situazione diplomatica: “voglio essere chiaro –ha dichiarato Putin alla stampa – da punto di vista strategico il nostro atteggiamento nei confronti dei piani americani non è cambiato di una virgola”.

A bordo dell’Air Force One diretto negli Stati Uniti, invece, il consigliere sulla Sicurezza Nazional Usa, Stephen Hadley, ha risposto a chi gli chiedeva se un accordo sullo scudo missilistico fosse possibile entro la fine della presidenza Bush: “ Non credo che questo conti molto… quello che conta è che i due presidenti abbiano raggiunto un accordo per fare  in modo di predisporre le due nazioni sulla strada della cooperazione. Questo possono lasciarlo in eredità dei loro rispettivi successori”.