Calcio. L’Inter umilia il Milan 4-0, Berlusconi conforta la squadra
30 Agosto 2009
di redazione
Vince, anzi, stravince l’Inter di Josè Mourinho che ricaccia il Milan in una mare di incertezze ed esalta il popolo nerazzurro con un derby dominato oltre ogni previsione. Dopo i primi 15′, non c’è più gara al Meazza tra due squadre che sembrano lontanissime in tutto, dall’organizzazione di gioco, al talento alla forma fisica.
La lezione che Mourinho dà a Leonardo è severissima e Silvio Berlusconi assiste a uno 0-4 davvero imprevisto, quasi umiliante, e imprevedibile dopo la prima giornata di campionato. E invece l’Inter cancella tutto quanto di sbagliato aveva fatto vedere contro il Bari, il suo tecnico portoghese non sbaglia una mossa e azzecca anche la mossa a sorpresa chiamata Wesley Sneijder, in campo dall’inizio nonostante non avesse fatto neppure un torello con i suoi nuovi compagni. L’olandese gioca davvero una buona partita e dà la netta sensazione di poter portare qualcosa in più nel gioco interista. Assieme a lui si diverte soprattutto Diego Milito, che con due assist e un gol banchetta al limite dell’area e manda in rete Thiago Motta al termine di un’azione davvero bella e poi regala a Maicon il pallone che chiude la partita alla fine del primo tempo. In mezzo Etòo gli ricambia il favore di una settimana fa e gli lascia il rigore che il camerunense si procura al termine di un contropiede imbarazzante per il Milan.
Leonardo non cambia la formazione schierata a Siena ma non c’è traccia di tutto ciò che aveva funzionato in Toscana. Contro una squadra ben diversa da quella che aveva concesso spazi a non finire a Ronaldinho e compagni, si vedono tutti i limiti di una rosa che non può vivere solo sulle giocate dei suoi brasiliani ma ha bisogno di ben altro soprattutto a centrocampo. Pirlo è l’ombra di se stesso, Flamini pensa soprattutto a litigare con il prossimo e Gattuso si infortuna presto per concludere la sua gara al 39′ del primo tempo dopo un’espulsione quasi surreale che mette in mostra anche tutta l’inesperienza di Leonardo.
Nesta e Thiago Silva iniziano bene ma poi l’Inter sfonda sul lato sinistro dove Jankulovski fa passare chiunque e non c’è più storia. Snejider si presenta subito al 6′ con un gran destro, ma è il Milan la squadra che inizia meglio: tra i nuovi arrivati nerazzurri, è Lucio quello che convince meno e un suo intervento sbagliato lascia campo a Pato al 13′ ma Ronaldinho spreca l’assist del suo connazionale e calcia alto. È l’unica azione decente dei rossoneri. È l’unica palla pericolosa toccata da Ronaldinho che gioca un’ora di calcio inutile e poi lascia il posto nella ripresa a Huntelaar. Impiega di più l’Inter a entrare in partita ma, quando lo fa, non c’è più storia.
Il primo gol arriva al 29′ al termine di un’azione perfetta iniziata da Zanetti, proseguita da Etòo fino a Milito che lancia in profondità Thiago Motta, perso da Flamini, e il brasiliano realizza con il sinistro. Se il vantaggio è frutto del talento interista, il raddoppio nasce da una palla persa in attacco del Milan, completamente sbilanciato in avanti. Maicon ringrazia, recupera palla e lancia Etòo che si presenta in area prima di essere steso da Gattuso. È solo giallo per Rizzoli che fischia il sacrosanto rigore ma dà a Mourinho la scusa per uno dei suoi show, in realtà questa volta pienamente giustificato, visto che davanti al camerunense c’era solo Storari.
Giustizia è fatta pochi minuti dopo, in maniera piuttosto incredibile: Gattuso chiede il cambio per una distorsione alla caviglia sinistra, Seedorf impiega una vita a mettersi la maglia e a entrare e così il capitano rossonero rimane in campo un altro paio di minuti in tempo per timbrare la caviglia di Sneijder, rimediare il secondo giallo e uscire coprendo di insulti Leonardo. Al 46′ arriva anche il terzo gol, con Maicon che triangola con Milito e batte Storari. Ambrosini e Seedorf prendono il posto di Flamini e di un inutile Borriello all’inizio della ripresa, ma il secondo tempo è giusto un mezzo allenamento. Manca solo Stankovic, che di solito partecipa sempre alle feste nerazzurre nei derby, e infatti il serbo firma il poker con un destro all’incrocio dei pali al 22′. E il popolo rossonero prende e se ne va.
Al termine dell’incontro, il patron del Milan è sceso negli spogliatoi per parlare con il tecnico Leonardo, e con i giocatori. "Il presidente è stato molto bravo, ci ha detto parole di stimolo, di sollievo, che servono sempre", ha riferito l’allenatore brasiliano ai giornalisti al termine della visita. "Ho detto loro di stare tranquilli e di non perdere il coraggio», ha raccontato Berlusconi ai cronisti. E guardando avanti ha aggiunto: "Bisogna ricominciare a vincere fin dalla prossima partita". Prima di lasciare lo stadio, Silvio Berlusconi ha incontrato brevemente il tecnico dell’Inter, Josè Mourinho. "Era la prima volta che lo vedevo – ha detto – avevo piacere di conoscerlo".