Calcio. Platini: “Mi ricandido a presidenza Uefa, ci sono 4 sfide da affrontare”

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Calcio. Platini: “Mi ricandido a presidenza Uefa, ci sono 4 sfide da affrontare”

25 Marzo 2010

Michel Platini si ricandida per la presidenza della Uefa. Il francese lo ha annunciato durante il Congresso Uefa che si sta svolgendo a Tel Aviv: "Abbiamo già fatto molte cose insieme e ce ne sono altrettante da fare in futuro: è per questo che annuncio la mia candidatura alla presidenza dell’Uefa". La confederazione continentale sceglierà il proprio presidente nel 2011.

Quattro sfide da affrontare. Michel Platini, presidente della Uefa vuole continuare a recitare un ruolo da protagonista nell’evoluzione del football europeo. La prima sfida, dice Platini, è costituita dall’organizzazione di Euro 2012 in Polonia e Ucraina. Le difficoltà non mancano ma la Uefa non fa marcia indietro: la scelta di assegnare il torneo ai due paesi è stata corretta. "È stata una decisione che dobbiamo e vogliamo implementare. E la implementeremo, anche se le difficoltà che stiamo affrontando sono numerose e reali", dice il francese. "Ciò nonostante, oggi posso dirvi: sì, siamo convinti della decisione. Come abbiamo deciso e promesso, Euro 2012 si svolgerà in Polonia e Ucraina. I due paesi ospiteranno il calcio europeo a giugno 2012, in quello che sarà il loro più grande festival".

La seconda sfida è rappresentata dallo sviluppo delle norme per istituire il fair play finanziario: "Vi ho detto che rispettare regole chiare sulla gestione delle finanze è fondamentale per il calcio e per il futuro dei nostri club – afferma il presidente -. Vi ho detto, parola per parola, che agiremo in quest’area perchè è una questione di etica, di credibilità e anche di sopravvivenza del nostro sport. Oggi posso dirvi che abbiamo agito". Platini ricorda che dal Congresso tenuto un anno fa a Copehagen, "tutte le famiglie del calcio senza eccezioni hanno approvato il nostro concetto e i principi di fair play finanziario. Questi principi vengono supportati ed incoraggiati dalle istituzioni dell’Unione Europea". "È nato il Panel di controllo finanziario per club, formato da alcuni dei più grandi esperti europei nel settore. È assodato che, dalla stagione 2012/2013, i club che partecipano alle competizioni europee dovranno seguire regole semplici ma rigorose: non dovranno spendere più di quanto guadagnino", aggiunge ricordando l’iter. "Oggi, grazie alle decisioni sul fair play finanziario, e specialmente considerando le reazioni di tutti i membri della famiglia del calcio, è evidente che il nostro sport sia maturato", afferma convinto prima di voltare pagina e passare ad un altro capitolo.

La terza sfida delineata nel congresso di Copenhagen riguardava il trasferimento internazionale di minori: "Vi ho detto, parola per parola, che dobbiamo convincere le istituzioni politiche a proibire il trasferimento internazionale degli Under 18. Si tratta senza dubbio dell’area in cui è più difficile fare progressi, ma ne stiamo facendo. Credo fermamente che sia nostro dovere proteggere i ragazzi, per salvaguardare la loro educazione. È una battaglia sociale che stiamo intraprendendo, una battaglia nobile e giusta".

Il ‘poker’ è completato dalla battaglia al calcioscommesse: "Ritengo che sia il pericolo più grande – dice Platini al congresso di Tel Aviv -. Può uccidere il calcio, quindi possiamo dire di aver agito prima che sia troppo tardi? Solo il tempo ce lo dirà, ma onestamente credo che ci siamo riusciti. Grazie al sistema di rilevamento frodi attivato dopo il congresso dell’anno scorso, sistema che voi avete approvato, sono stati scoperti diversi casi. Siamo stati capaci di aiutare le autorità pubbliche nelle loro indagini, offrendo loro una serie di prove su incontri sospetti di combine", dice riepilogando a grandi linee i risultati ottenuti.

"In breve, nello spazio di qualche mese, ci siamo dati i mezzi per avere successo. Ogni imbroglione adesso sa che gli stiamo dando la caccia e lo stiamo tenendo d’occhio – e che quando verrà preso le punizioni saranno esemplari. Allenatori, dirigenti, giocatori e arbitri devono dare una mano in questa lotta. Operiamo in regime di tolleranza-zero e andremo avanti così fino alla fine. Insieme". Il futuro, per il calcio continentale, presenta anche altri argomenti da affrontare con compattezza e convinzione. "Doping, violenza, qualità delle infrastrutture e relazioni tra le diverse famiglie calcistiche sono tutte questioni che sono sempre nell’agenda e su cui ci muoviamo con forza e determinazione su base giornaliera", dice Platini snocciolando altri temi di primo piano che non vanno trascurati. "So benissimo che dobbiamo ancora superare completamente le quattro sfide principali che vi ho presentato al Congresso dell’anno scorso. Ma abbiamo sempre remato nella stessa direzione e agito con la stessa convinzione e fiducia2, dice davanti alla platea. "Siamo sempre stati leali verso le nostre idee e i nostri principi. E continueremo così. Quindi siamo pronti, pronti ad affrontare il futuro".