Camera: Fini ha una proposta contro i pianisti

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Camera: Fini ha una proposta contro i pianisti

10 Giugno 2008

"Due mani, un voto". Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sintetizza in una battuta la sua proposta contro il "malcostume" di alcuni deputati, i cosiddetti ‘pianisti’, di votare per sé e per altri in Aula a Montecitorio: al momento della votazione ogni parlamentare dovrà premere contemporaneamente due pulsanti, uno per esprimere il voto, l’altro per confermarlo, in modo da tenere entrambe le mani impegnate fino alla chiusura della votazione.

La proposta ha raccolto la "piena condivisione" dell’Ufficio di presidenza riunitosi questo pomeriggio per esaminare l’annosa questione sollevata più volte in questi giorni dall’Italia dei Valori nel corso dell’esame del dl Alitalia. Ora toccherà al collegio dei Questori esaminare gli aspetti tecnici dell’idea del Presidente e riferire all’ufficio di presidenza entro 10 giorni.

L’obiettivo, riferiscono fonti della presidenza della Camera, è quello di avere un nuovo sistema anti-pianisti alla ripresa dei lavori dopo l’estate. Quindi la pausa di agosto sarebbe dedicata ai lavori necessari per adeguare le postazioni alla nuova modalità di voto.

Sul tavolo delle proposte valutate dall’ufficio di Presidenza alle quali i Questori si sono impegnati ad esprimere una valutazione entro dieci giorni, c’è anche quella avanzata dal leghista Giacomo Stucchi, segretario d’Aula. L’esponente del Carroccio propone di dotare ogni postazione dell’emiciclo di sensori che rilevano il peso (da un minimo di 40 kg) come quelli che in automobile segnalano la presenza del conducente o del passeggero ed avvertono con una spia o un segnale sonoro di allacciare le cinture. Solo se si è seduti al proprio posto in Aula, quindi, i pulsanti per la votazione saranno attivati e sarà possibile esprimere la propria preferenza per il sì, per il no o per l’astensione. "In aula alla Camera si dovrà stare per forza seduti, come in automobile", spiega.