Camorra. Arrestati in Toscana 4 esponenti del clan Terracciano
01 Dicembre 2009
di redazione
Quattro nuove misure di custodia cautelare in carcere e 3 persone denunciate: questi i risultati di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Lucca con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lucca e della direzione distrettuale antimafia di Firenze.
L’operazione, che ha permesso di assestare un altro colpo al presunto clan camorristico Terracciano dopo gli arresti già effettuati nel 2008 e il 10 giugno scorso, ha portato al sequestro di beni patrimoniali per diversi milioni di euro. I militari hanno accertato che anche dal carcere di Prato Giacomo Terracciano, indicato a capo dell’omonimo clan, continuava ad avere contatti con alcune persone, estremamente fidate, che si erano intestate quote e cariche sociali in società a lui riconducibili.
Altri soggetti, in particolare due complici siciliani, attraverso un corner ufficiale di scommesse da loro gestito a Nicosia (Enna), riciclavano soldi (fino a 80 mila euro a settimana) che arrivavano con vaglia postali on line. In due mesi la GdF ha accertato il riciclaggio di circa 360 mila euro e un passaggio di circa 800 mila euro. Il denaro era provento delle attività illecite di raccolta abusiva di scommesse, di gioco d’azzardo, di usura (con tassi praticati fino al 150%) e di estorsione.
Gli ordini di custodia cautelare in carcere sono stati notificati allo stesso Giacomo Terracciano e a Francesco Lo Ioco, già detenuti, a Pasquale Ascione, nato a Pollena Trocchia (Napoli) ma domiciliato a Camaiore (Lucca), e a Michele Di Tommaso, nato a Venosa (Potenza) ma residente in provincia di Prato. Ascione e Di Tommaso, di fatto, secondo i militari erano i reggenti del clan dopo gli arresti del giugno scorso.
Le indagini della GdF hanno poi permesso di accertare che tra le vittime dell’usura chi non riusciva a pagare veniva colpito con forme di "terrorismo psicologico", e ai malcapitati venivano estorti, spesso con la violenza, la proprietà di beni mobili ed immobili, sfruttando anche la presenza e la notorietà del presunto boss Giacomo Terracciano. Una persona è stata denunciata a piede libero per aver organizzato e preso parte ad una attività estorsiva nei confronti di una vittima dell’usura. Tra le proprietà sequestrate oggi ci sono anche due concessionarie auto, diverse autovetture nonchè 8 conti correnti e denaro contante riconducibile alle attività illecite dei sodali del clan.
Le indagini partite nel 2008 con 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e diversi sequestri patrimoniali, tra cui società, locali notturni e 9 cavalli da corsa, nel giugno scorso avevano portato la gdf e la squadra mobile della polizia di Firenze, ad arrestare altre 8 persone. In totale sono quindi state eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare in carcere, denunciate 26 persone e sequestrati beni stimabili tra i 20 e i 30 milioni.