Camorra. Sequestrati beni per 20 milioni di euro ad affiliato dei Casalesi
27 Marzo 2009
di redazione
Beni mobili e quote societarie, per un controvalore di 20 milioni di euro circa, sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa antimafia (Dia) di Napoli ad un affiliato al clan dei Casalesi, Gaetano Iorio, 68 anni, imprenditore di S. Maria Capua Vetere.
All’imprenditore sono state sequestrate le quote sociali della "Beton Campania s.r.l", due conti correnti con circa 43 mila, gli impianti di produzione della società, 27 automezzi tra betoniere, autocarri, pale meccaniche, ed un appezzamento di terreno di oltre due ettari, con sovrastante fabbricato ad uso industriale.
Si tratta comunque del secondo sequestro che vede interessato Iorio, che era già stato colpito dal provvedimento nel marzo 2008. Si era accertato che la "Beton Campania srl", il 20 luglio 2000, aveva acquistato dal Ministero delle Finanze quote sociali e beni aziendali della "Edil Beton srl", una società già di proprietà di Iorio che era stata confiscata per effetto della condanna subita dall’ imprenditore nell’ ambito del processo "Spartacus".
L’imprenditore, ritenuto dagli investigatori un esponente del clan dei Casalesi, nel giro di pochi anni aveva avuto una rapida ascesa imprenditoriale nel settore edilizio e della produzione di calcestruzzo. Secondo quanto ricostruito durante le indagini il clan dei Casalesi aveva costituito un consorzio, il Cedic, nel mercato del calcestruzzo, per controllare gli imprenditori ed imporre il monopolio nel settore. Iorio aveva svolto il ruolo di intermediario tra il clan e l’ impresa Pizzarotti, vincitrice dell’appalto per la costruzione del carcere di Santa Maria Capua Vetere.