Carceri. Marroni: “A Regina Coeli manca riscaldamento e acqua calda”
04 Dicembre 2009
di redazione
"Arrivano i primi freddi dell’inverno e gli oltre mille del carcere romano di Regina Coeli sono costretti ad affrontarli con mezzi di emergenza perchè nella struttura di via della Lungara mancano riscaldamenti ed acqua calda". Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
"Una situazione davvero spiacevole – ha detto Marroni – che speriamo venga risolta al più presto ma che, intanto, mette i detenuti, soprattutto quelli più deboli in una situazione di rischio concreto proprio mentre si avvicina il picco più elevato dell’influenza stagionale". "Secondo quanto riferito dalle autorità al Garante, a lasciare al freddo detenuti, agenti di polizia penitenziaria e personale del carcere – ha continuato Marroni – un contenzioso con l’impresa incaricata nei mesi scorsi di rifare l’impianto di riscaldamento e le tubazioni del carcere. Il contratto con questa impresa sarebbe già stato risolto per inadempienze contrattuali. Ma, in attesa che l’amministrazione penitenziaria individui una nuova impresa, la popolazione di Regina Coeli è rimasta al freddo".
Per alleviare, almeno in parte, i disagi, la direzione del carcere ha intanto avviato un vero e proprio piano di emergenza. "In questi giorni lo sforzo della direzione, degli agenti e delle associazioni di volontariato – ha aggiunto il Garante Angiolo Marroni – tenta di mitigare i disagi e di migliorare la vivibilità in tutte nelle sezioni. Mi è stato comunicato che sono state acquistate e distribuite gratuitamente circa 1.200 bombolette di gas per i fornelli dei detenuti e oltre 400 coperte, 250 delle quali fatte arrivare dal carcere di Rieti, non ancora attivato, e 150 dalla Terza casa di Rebibbia. In tutto questo stride non poco il fatto che un carcere nuovissimo come quello di Rieti, pronto ad ospitare oltre 250 detenuti, sia chiuso mentre in novecento sono costretti a patire il freddo in una struttura che ha oltre duecento anni di vita".