Caso Blackberry. Raggiunto accordo tra Rim e Riad, 48 ore di prova

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Caso Blackberry. Raggiunto accordo tra Rim e Riad, 48 ore di prova

08 Agosto 2010

Le autorità dell’Arabia Saudita e la società canadese Research in Motion (Rim) hanno raggiunto un’intesa sulla spinosa questione del servizio di messaggi del celebre "smartphone" Blackberry. Lo riferiscono alcuni funzionari sauditi, citati dal sito online di Voice of America.

Secondo i funzionari, tra i punti principale dell’intesa vi è quella che prevede che la Rim installerà all’interno dell’Arabia Saudita suoi server. Questo consentirà alle autorità del paese di monitorare gli stessi server e i messaggi che vengono veicolati, condizione posta da Riad con l’argomento di esigenze di sicurezza. L’Arabia Saudita ieri aveva annunciato la sospensione dei servizi Blackberry proprio per il rifiuto della Rim di soddisfare le richieste saudite di controllo dei messaggi.

L’Authority per le telecomunicazioni dell’Arabia Saudita ha reso noto di aver dato 48 ore ai tre operatori telefonici del Regno per sperimentare l’intesa raggiunta con la società canadese Rim al fine di limitare i rischi per la sicurezza nazionale rappresentati dalle informazioni criptate inviabili con i telefonini multimediali Blackberry. La breve dichiarazione della Commissione per le comunicazioni e la tecnologia dell’informazione saudita non ha precisato quale sia il contenuto dell’intesa.

Una fonte attendibile ha però confermato che il produttore di Blackberry sta valutando l’utilizzo di server in Arabia Saudita per venire incontro ai timori del governo che chiede l’accesso alla rete criptata della società canadese Rim (Research in Motion). Con i suoi circa 700 mila utenti di Blackberry, l’Arabia Saudita è, per Rim, il maggiore mercato del Medio Oriente. Oltre ad India ed Emirati Arabi Uniti, hanno sollevato questioni di sicurezza fra l’altro anche Libano ed Algeria mentre Usa e Canada hanno espresso preoccupazioni per le implicazioni di eventuali blocchi dei servizi controversi, come quello annunciato per l’ 11 ottobre dagli Emirati Arabi Uniti.