Caso Eluana. Roccella: “Usano cavillo per poterla uccidere”
26 Gennaio 2009
di redazione
"Chi ha individuato la clinica La Quiete ha trovato una soluzione di confine, un escamotage" per eludere l’ordinanza del ministro Maurizio Sacconi che impedisce alle strutture sanitarie di togliere l’alimentazione e l’idratazione ai pazienti.
Lo rileva Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare con delega alle questioni bioetiche. Spiega Roccella: "La Quiete è una casa di cura per anziani finanziata dal Comune. È pubblica. Non solo. Nasce come residenza, ma c’è anche una piccola struttura sanitaria: è un ibrido".
"Nel caso di Eluana – continua -, si limiterà a mettere a disposizione le mura, in cambio di un corrispettivo economico ma sarà un’equipe medica privata e un gruppo di volontari a gestire il resto". Roccella sostiene inoltre di trovare "imbarazzante" la notizia che la casa di cura scelta è sotto inchiesta e annuncia che verranno fatte indagini.