Caso Forleo, Berlusconi: “Ribadisco il nostro no”

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Caso Forleo, Berlusconi: “Ribadisco il nostro no”

26 Luglio 2007

“Voteremo no in Parlamento alla richiesta di utilizzare le
intercettazioni telefoniche di parlamentari”. Lo conferma ufficialmente l’ex
premier Silvio Berlusconi arrivando in un hotel romano per un pranzo con i
parlamentari europei di Forza Italia.

Secondo il Cavaliere non si deve dare l’autorizzazione ad
usare le intercettazioni sulle scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. Infatti,
ha affermato Berlusconi:, “io difendo i nostri principi, che dicono che questo
sistema è inaccettabile, basta interventi invasivi della Stato. Siamo sottoposti
a un sistema di controllo dei telefoni che non ha pari in nessuna democrazia
del mondo. Non si può andare avanti con questo Stato di polizia fiscale”. E dicendo
così ha anche precisato che le sue posizioni non sono una difesa di Fassino e D’Alema.
Ma le intercettazioni sono possibili soltanto “quando la magistratura indaga su
determinati reati, per i quali è prevista una pena edittale superiore ai dieci
anni”.

E a quanti chiedono il perché dell’incontro con Fini in programma
per oggi pomeriggio puntualizza: “Nessun chiarimento, con Fini è tutto
tranquillo», e spiega che le tensioni dei giorni passati sono superate. Intanto,
autorevoli esponenti di An, come Gasparri e Matteoli, hanno lasciato intendere
che il partito preferirebbe votare a favore alla richiesta dl gip di Milano
Clementina Forleo.