Caso Meredith. A Lumumba 8 mila euro per ingiusta detenzione

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Caso Meredith. A Lumumba 8 mila euro per ingiusta detenzione

16 Marzo 2009

È di 8 mila euro il risarcimento assegnato a Patrick Lumumba Diya dalla Corte d’appello di Perugia per la "ingiusta detenzione", di 14 giorni, subita dopo essere stato accusato dell’omicidio di Meredith Kercher al quale è stato poi riconosciuto totalmente estraneo e quindi prosciolto dal gip. Lo ha reso noto il suo legale, l’avvocato Carlo Pacelli, definendo "oggettivamente iniqua" la decisione. Ha quindi annunciato ricorso in Cassazione.

In una nota l’avvocato Pacelli, che per il suo assistito aveva chiesto un risarcimento di 516 mila euro, afferma che da un primo esame della motivazione "emerge l’assoluta ingiustizia della medesima". "Pur riconoscendo che il criterio – sostiene ancora il legale – meramente ermetico ‘non ristorerebbe adeguatamente il danno subito dall’odierno ricorrente, dovendosi considerare che il predetto era incensurato e che il delitto che ne cagionò l’arresto ebbe notoriamente una rilevanza mediatica eccezionale, oltre quelle che sono le normali conseguenze negative di una ingiusta carcerazione hanno sicuramente inciso sul Diya più profondamente di quanto avviene nella generalità dei casi simili’, arriva poi a liquidare in favore di Patrick la misera somma di 8.000 euro".

"Nessun riconoscimento del danno patrimoniale, – sottolinea l’avvocato Pacelli – nessun riconoscimento del danno alla salute, danno all’immagine non adeguatamente valorizzato. Quella di Patrick non è una protesta puramente ‘economica’, ma è profonda indignazione per lo svilimento (tradotto in termini monetari) di quella che è stata e continua a essere una stigmatizzante, tragica e dolorosissima vicenda umana, personale e familiare".