Caso Meredith. A Perugia è il giorno di Sollecito che si difende con un manichino

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Caso Meredith. A Perugia è il giorno di Sollecito che si difende con un manichino

24 Ottobre 2008

Oggi a palazzo di Giustizia di Perugia, questa mattina a fare la loro arringa sono gli avvocati Giulia Bongiorno, Marco Brusco e Luca Maori, legali di Raffaele Sollecito, lo studente di Giovinazzo accusato, insieme ad Amnda Knox e Rudy Hermann Guede dell’omicidio di Meredith Kercher.

Per illustrare al gup Paolo Micheli la loro difesa i legali si avvarranno anche di un video, di alcuni file audio e di un manichino. Con questo ultimo, portato questa mattina in aula con indosso un reggiseno, la difesa intenderebbe dimostrare che l’indumento intimo indossato dalla vittima al momento dell’omicidio e su un frammento del quale la polizia scientifica ha rilevato tracce di Dna di Sollecito, potrebbe essere stato contaminato.

”Vogliamo fare la nostra arringa basandola su elementi concreti, su documenti, orari e dati scientifici”, ha detto prima di entrare in aula l’avvocato Giulia Bongiorno. L’avvocato Luca Maori, ha ribadito, invece, l’estraneità del loro assistito all’omicidio e ha annunciato l’intenzione della difesa di chiedere il proscioglimento dello studente pugliese.