Cassazione: la colpa del divorzio non è di chi tradisce

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Cassazione: la colpa del divorzio non è di chi tradisce

27 Maggio 2008

La colpa del divorzio non può essere addebitata a chi ha tradito se la relazione extraconiugale è stata solo la conseguenza della crisi del matrimonio.

E’ quanto si evince dalla sentenza 13431 depositata dalla Corte di Cassazione il 23 maggio 2008 e con la quale è stato respinto il ricorso di un ex marito che chiedeva di addebitare alla moglie la separazione perché sembra che, dopo una crisi particolarmente profonda tra i due, lei lo avesse tradito. Il tribunale di Palermo, in primo grado, gli aveva dato ragione. Poi la Corte d’appello siciliana, a novembre del 2003, aveva cambiato idea "negando l’addebito alla ex moglie e attribuendo un assegno a carico del marito". Così lui ha fatto ricorso alla Suprema Corte ma con scarso successo: la prima sezione civile, ripercorrendo la decisione della Corte d’appello ha infatti giudicato quest’ultima congruamente motivata perché dalla ricostruzione dei fatti era emerso che il tradimento non era stato la causa della crisi ma piuttosto la conseguenza di una crisi fra i due già in atto e che, ad ogni modo, avrebbe portato di lì a poco alla separazione.

In particolare, si legge nelle motivazioni, "quanto all’inosservanza dell’obbligo di fedeltà, questa rappresenta una violazione particolarmente grave la quale deve ritenersi di regole circostanza sufficiente a determinare l’addebito della separazione a carico del coniuge responsabile, fermo restando che deve sussistere il nesso di causalità fra l’infedeltà e la crisi coniugale, il quale viene meno ove preesista una crisi già irrimediabilmente in atto".