A volte ritornano. E infatti Fidel Castro è tornato a scrivere dopo l'operazione all'intestino di otto mesi fa. La sua prima uscita riprende il solito vecchio cliqué della critica agli Stati Uniti, in particolare al Presidente Bush.
Il leader maximo,
nell'editoriale intitolato "Condanna a una morte prematura per fame e
sete per oltre 3 miliardi di persone nel mondo", critica la Casa Bianca per la
sua "idea sinistra" di usare e produrre biocarburanti derivati dai
cereali."L'idea sinistra - scrive Castro in un passaggio del suo editoriale - di convertire gli alimenti in
combustibile è stata definitivamente fissata come linea economica
della politica estera degli Stati Uniti lo scorso 26 marzo. Si tratta di una tragedia perché
sappiamo con precisione, oggi, che con una tonnellata di mais non si
posssono produrre più di 413 litri di etanolo".
WWF sempre piu’ ridicolo , non e’ solo ci sono anche le Nazioni
WWF sempre piu’ ridicolo , non e’ solo ci sono anche le Nazioni Unite ed il solito Castro
Di seguito un’esilerante articolo apparso sull’Unità ops Corriere della Sera dove un Castro ambientalista fa la reprimenda a Bush , la cosa che fa più ridere ( o meglio piangere ) è il giudizio del WWF su Cuba:
Pochi mesi fa il Wwf ha dichiarato Cuba l’unico paese del mondo che combina un alto sviluppo umano (riconosciuto in relazioni annuali elaborate dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) e un’adeguata sostenibilità ambientale. L’isola della «revolucion» sarebbe dunque l’unico Paese del mondo ad aver realizzato uno sviluppo ecologicamente sostenibile.
Ma che isola hanno visitato questi del WWF , forse la camera da letto di qualche avvenente Cubana, sicuramente non le spiagge piene di sudicio , gli scarichi fognari direttamente a mare , le raffinerie che vomitano fumo nero sulle case , le discariche a cielo aperto , i vecchi autobus dagli scarichi irrespirabili , quello che ancora è vergine ed immacolato è dovuto solamente alla scarsità di mezzi e soldi del povero popolo Cubano costretto , grazie a Castro e all’ideologica compiacenza della Sinistra europea , a decenni di dittatura Comunista.
Queste associazioni ambientalistiche si confermano una volta di più solo biechi centri di potere fine a se stessi.
29 marzo 2007
Primo articolo del Lider Maximo dopo 8 mesi di convalescenza
Castro ambientalista attacca Bush
Nel mirino la scelta di incentivare lo sviluppo di combustibili a base di cereali: «Condanna a morte per 3 miliardi e mezzo di persone»
L’AVANA – Fidel castro sembra riprendere forze e vis polemica. A otto mesi dall’operazione che l’ha costretto a uscire dalla scena politica, il leader cubano è tornato a scrivere e il suo «rientro» coincide con un durissimo attacco a Gerge Bush.
In un editoriale pubblicato sul quotidiano del partito, Granma, il Lider Maximo accusa gli Stati Uniti di condannare a una morte prematura 3,5 miliardi di esseri umani con le sue raccomandazioni di usare combustibili derivati da cereali.
«IL MASTER DI FIDEL» – Del recente interesse di Castro per le questioni ambientali aveva parlato a inizio febbraio il presidente venezuelano Hugo Chavez ( ■guarda)). «Sta facendo un master sul cambiamento climatico, e penso che ne sappia più di molti scienziati» aveva raccontato Chavez. Pochi mesi fa il Wwf ha dichiarato Cuba l’unico paese del mondo che combina un alto sviluppo umano (riconosciuto in relazioni annuali elaborate dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) e un’adeguata sostenibilità ambientale. L’isola della «revolucion» sarebbe dunque l’unico Paese del mondo ad aver realizzato uno sviluppo ecologicamente sostenibile.
FIDEL «MIGLIORA» – Fonti governative cubane hanno detto che Castro, 80enne, si sta riprendendo bene dall’operazione chirurgica allo stomaco che gli è stata fatta lo scorso luglio e che potrà presto riprendere un ruolo più attivo nel governo. Ieri anche Ramon Castro, fratello maggiore di Fidel, ha detto che il presidente «sta molto bene». «I Castro sono tosti» ha detto Ramon, consigliere del ministero per l’Agricoltura. Ma quando alla domanda se si possa prevedere un ritorno di Fidel al comando del Paese, ceduto al fratello minore Raul, ha risposto laconicamente ai giornalisti: «Evitate di sollevare un vespaio».