Catania. Madre strangola la figlia, convalidati gli arresti: “Omicidio volontario”
30 Luglio 2009
di redazione
E’ stato convalidato l’arresto per omicidio volontario di Claudia Barbera, la 23enne che due giorni fa a Catania ha ucciso la figlia di 5 settimane stragolandola e soffocandola con un cuscino perché, piangendo, non la faceva dormire.
La donna, da tempo in profonda crisi depressiva e con a carico precedenti reati contro il patrimonio, ha confessato tutto prima ai carabinieri della Compagnia e poi al Pm Giuseppe Toscano.
Una vicina di casa aveva invece riferito che la giovane madre era uscita da casa con la piccola in braccio alla zia, sorella maggiore di Claudia, gridando: "Mia figlia è morta, l’ha uccisa un rigurgito". Scendendo avrebbe urlato di avere causato la morte della figlia mentre le dava il latte, e dicendo di sentirsi in colpa perché non era stata in grado di darle aiuto. "Claudia era una ragazza poco presente a casa – aggiunge la vicina, che abita nello stesso complesso di viale Castagnola – era tornata dai genitori da poco, dopo essere rimasta nuovamente incinta". Infatti, la donna ha anche un altro figlio di 13 mesi avuto con un altro uomo.
Oggi i magistrati conferiranno l’incarico per l’autopsia sulla piccola neonata, il cui corpo si trova all’obitorio dell’ospedale Garibaldi. Nei prossimi giorni la Procura della Repubblica di Catania chiederà di disporre una visita psichiatrica dell’omicida.