CdM: per accedere all’università conta curriculum scolastico
27 Luglio 2007
di redazione
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla valorizzazione dei risultati scolastici per l’ammissione ai corsi di laurea universitari e per la definizione dei percorsi di orientamento all’istruzione universitaria.
In sostanza, ha spiegato in conferenza stampa il ministro dell’istruzione pubblica, Beppe Fioroni, “un 25% del punteggio” deriverà da un paniere che conti il voto di diploma, l’eventuale lode, e la media degli ultimi tre anni di scuola superiore, oltre alla valutazione, sempre per lo stesso periodo, nelle materie scolastiche che sono “determinanti” per l’accesso all’ateneo.
Fabio Mussi, ministro dell’Università, ha ricordato che l’obiettivo è ancora aumentare il numero dei laureati, “siamo sotto la media europea”, e ricordato che sul numero chiuso finora “qualche abuso c’è stato”. Per questo “far ingranare scuola e università è strategico” e il “ponte fondamentale”.
Il decreto legislativo Fioroni-Mussi prevede che nel punteggio per l’ammissione ai corsi universitari 80 punti siano assegnati in base al risultato del test d’ingresso e 25 punti aggiuntivi siano la “dote” che ciascuno studente porta in base al proprio curriculum scolastico e dunque ai risultati di eccellenza conseguiti a scuola.
A formare la dote dei 25 punti contribuisce la media complessiva, non inferiore a sette decimi dei voti ottenuti negli scrutini finali degli ultimi tre anni di scuola superiore, la valutazione finale della maturità non inferiore a 80 su cento e l’ eventuale lode. Avranno un peso anche le votazioni finali, non inferiori agli otto decimi, conseguite nell’ultimo triennio nelle materie che hanno diretta attinenza col corso di laurea scelto.