Cecenia. Uccisa giornalista sequestrata a Grozny
15 Luglio 2009
di redazione
La responsabile di un’associazione russa per la difesa dei diritti umani, Natalia Estemirova è stata rapita ed uccisa in Cecenia. L’ufficio del procuratore di Mosca ha confermato che la Estemirova, capo del gruppo Memorial, è stata rapita dopo aver lasciato la sua abitazione questa mattina, come aveva reso noto il portavoce dell’associazione.
Il corpo della vittima è stato trovato alle 17.20 ora di Mosca (le 15.20 in Italia) in un bosco vicino al villaggio di Gazi-Ur, nei pressi di Nazran, lungo l’autostrada. Gli investigatori hanno constatato che la donna è stata uccisa con colpi d’arma da fuoco. La Estemirova era una "veterana" della raccolta di materiali su rapimenti, scomparse ingiustificate, torture e uccisioni dopo lo scoppio della seconda guerra, quella voluta da Vladimir Putin nel 1999. Secondo un suo collega di Memorial, Aleksandr Cherkesov, la Estmirova aveva di recente denunciato un’esecuzione arbitraria, cosa che aveva irritato molto le autorità locali filorusse.
"L’Occidente non può e non deve voltare le spalle al popolo ceceno". Era stato questo l’appello che Natalya Estemirova, aveva lanciato a Londra quanto aveva ritirato il primo "Anna Politkovskaya Award" per le donne che si battono per il rispetto dei diritti umani in guerra. La giornalista aveva anche aggiunto di sperare che il premio risvegliasse le coscienze: "La Cecenia è parte dell’Europa, non potete dimenticarci".