Cina. Sono 8 gli arrestati per il rogo che è costato la vita a 52 persone a Shanghai
16 Novembre 2010
di redazione
Sono otto le persone arrestate dalla polizia di Shanghai per l’incendio in un grattacielo di 28 piani che ieri ha causato almeno 52 morti. Lo ha reso noto un portavoce della polizia senza identificare i sospetti, ma aggiungendo che fra loro vi sono alcuni operai saldatori.
Secondo una prima inchiesta, ha riferito la polizia, le fiamme potrebbero essere stata innescate dalla negligenza di alcuni saldatori che operavano senza licenza sulle impalacature erette attorno all’edificio. Non è stato riferito se fra gli arrestati vi siano anche responsabili dei lavori di rinnovamento dello stabile. I feriti ricoverati in ospedale sono 70, di cui 15 gravi.
Intanto non si esclude che vi siano altre vittime. I soccorritori sono ancora al lavoro fra i resti dell’edificio e diverse persone risultano disperse. Molti parenti stanno facendo il giro degli ospedali alla ricerca dei loro cari, che non figurano sulla lista delle vittime. L’incendio è scoppiato ieri pomeriggio sulle impalcature all’altezza del decimo piano e si è rapidamente propagato a tutto l’edificio.
La copertura di nylon delle impalcature e il forte vento hanno contribuito ad alimentare le fiamme. Nel grattacielo, dove erano in corso lavori per migliorare l’isolamento termico, vivevano 156 famiglie, in gran parte insegnanti in servizio o in pensione.