“Con centrodestra a guida leghista, moderati starebbero con Pd. Sta a noi costruire proposta alternativa”
10 Febbraio 2015
di redazione
Da "figliol prodigo", appena due settimane, fa Angelino Alfano (e l’Ncd) è tornato a essere per Berlusconi, i forzisti e i giornali di famiglia "il solito Angelino". È bastata l’elezione insieme al Pd di Sergio Mattarella per spezzare l’idillio. Ma soprattutto lo strappo più forte è con Lega.
Gaetano Quagliariello, Salvini ha alzato una barriera: mai il nostro simbolo insieme a quello di Ncd. La vostra risposta?
"Vede, ci sono partiti che si definiscono in base ai veti, altri che a partire dalla propria identità e dai programmi. Noi apparteniamo a quest’ultima schiera. Se su questa strada incontreremo i veti di Salvini, ce ne faremo una ragione".
Intanto insieme alla Lega governate in Lombardia e Veneto. Da domani come farete a stare insieme in giunta?
"È una contraddizione che lasciamo a Salvini, è lui che ha posto un veto su di noi. E dovrà spiegare anche al suo elettorato perché andiamo bene per sostenere Maroni e Zaia mentre altrove è come se avessimo la lettera scarlatta cucita addosso".
Lasciamo perdere le regionali. E’ chiaro che un problema prima o poi si porrà se continuate a governare insieme a Renzi…
"Noi stiamo vivendo una fase particolare in cui c’è da immaginare un nuovo sistema bipolare con una nuova alternanza. Se Salvini sceglie di fare una forza d’opposizione permanente a noi non interessa".
I suoi slogan però stanno facendo breccia nell’elettorato moderato. Non temete di restare schiacciati?
"Salvini con gli slogan va forte. Tassa unica al 15%? Sarebbe bellissimo, ma poi mi deve spiegare come si fa con un debito pubblico tra i più alti del mondo. Basta con gli sbarchi? Altro slogan affascinante, non ci vuole niente a dirlo. Una forza di governo è un’altra cosa".
Eppure con la Lega voi ci avete governato per anni. Cosa è cambiato?
"C’è stata una mutazione genetica. Non è che Salvini sia più estremista di Bossi, anche lui ne sparava parecchie. Ma quella di Bossi era una forza autonomista, che si poneva fuori dal tradizionale cleavage destra-sinistra. Tanto che D’Alema poteva definirla una costola della sinistra. La Lega di Salvini è un partito di destra che punta a un’opposizione antisistema".
Intanto però Berlusconi ad Arcore ora invita Salvini, non Alfano. Come la mettiamo?
"Forza Italia intende sottomettersi agli esami di intransigenza a mezzo stampa di Salvini? Stia attenta, rischia di tirarsi fuori dal gioco anche lei".
Ma il patto del Nazareno è davvero saltato o Berlusconi si prepara a rientrare?
“Il patto del Nazareno è stato fatto da altri, comunque per noi le riforme devono andare avanti. Su Berlusconi che dire? Aspettiamo una stabilizzazione. È come dopo un terremoto, bisogna che finiscano le scosse di assestamento".
Il tema dell’alleanza con Renzi prima o poi ve lo dovrete porre o no?
"I moderati italiani, se dall’altra parte ci sarà un polo a guida leghista, alle prossime elezioni andranno tutti con il Pd renziano. Sta a noi costruire una proposta alternativa con un’attitudine craxiana: stando al governo ma immaginando l’alternanza di domani".
(Tratto da Repubblica)