Conti pubblici. Probabile manovra correttiva a giugno da 4-5 miliardi
08 Aprile 2010
di redazione
Il governo si appresterebbe a varare entro l’estate una manovra da 4-5 miliardi. Lo si apprende da fonti parlamentari della maggioranza che riferiscono che la notizia sarebbe stata anticipata mercoledì dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una riunione di partito.
Secondo le stesse fonti, l’intervento si varerà a giugno con un decreto legge per trovare i fondi necessari, tra gli altri capitoli, per il rifinanziamento delle missioni all’estero per il secondo semestre 2010 oltre ad alcune spese correnti. Non è escluso, quindi, che il valore della manovra possa crescere.
Se confermato, si tratterebbe di un intervento di manutenzione della Finanziaria triennale, come già fatto nel 2009. Il quadro macroeconomico, che consentirà una definizione più esatta dei tendenziali e dell’entità della manovra bis, sarà messo a punto con la Relazione economica e finanziaria in arrivo a fine aprile. Come sottolineano le fonti interpellate, l’intervento non è al momento mirato a una correzione dei conti ma solo al finanziamento delle spese correnti. Una valutazione ancora più approfondita potrà essere fatta a fine maggio, con il quadro dell’andamento delle entrate fiscali.
Intanto, il viceministro dell’Economia, Giuseppe Vegas, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, smentisce la notizia e liquida le voci sulla possibile manovra correttiva con un "mai saputo niente".
Sul fronte dei conti pubblici a fine aprile dovrebbe essere presentata la Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica che aggiorna il quadro macroeconomico dell’Italia. L’ultima revisione risale al patto di stabilità presentato dal Tesoro a fine gennaio che stima per quest’anno un Pil all’1,1%, un debito al 116,9% e il deficit al 5%. Dall’anno prossimo, per effetto della nuova legge di contabilità pubblica, la Ruef (relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica) diventerà Ref (relazione sull’economia e la finanza pubblica) e conterrà sempre l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Per il Dpef, invece, le novità scattano già da quest’anno: non sarà più presentato entro luglio, ma entro il 15 settembre e si chiamerà Decisione di finanza pubblica (Dfp). Sulla base delle previsioni tendenziali e degli obiettivi indicati nella Dfp, entro il 15 ottobre sono presentati al Parlamento il disegno di legge di stabilità (la vecchia Finanziaria), e il ddl Bilancio.