Corea del Nord. Lancio di un altro missile, Russia e Cina “molto preoccupate”

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Corea del Nord. Lancio di un altro missile, Russia e Cina “molto preoccupate”

17 Giugno 2009

La Corea del Nord avrebbe posizionato di recente un missile multistadio a lunga gittata nel sito di lancio di Musudan-ri, nel nordest del Paese. È quanto riporta il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, citando fonti vicine al governo di Seul, secondo cui si tratterebbe presumibilmente di una versione più evoluta del temuto Taepodong-2, capace di raggiungere anche Alaska e Hawaii con propellente arricchito.

Un treno speciale, che lo scorso mese aveva trasportato un missile a lungo raggio presso la base di Dongchang-ri (costa occidentale), avrebbe riposizionato un altro vettore dal centro ricerche di Sanum-dong (periferia di Pyongyang) a Musudan-ri. In base ai rapporti dei servizi di Intelligence sudcoreani e americani, Pyongyang potrebbe aver quindi sistemato un secondo vettore intercontinentale presso la stessa base da dove fu testato il missile-satellite lo scorso 5 aprile.

Nel frattempo, il Giappone ha reso noto che ritiene possibile che la Corea del Nord effettui un altro test di un missile balistico dopo quello delle settimane scorse. "Il governo – ha detto il portavoce dell’esecutivo di Tokyo, Takeo Kawamura, dopo che media sudcoreani hanno dato notizia del trasferimento in un sito di lancio di un missile a lungo raggio – non può escludere la possibilità di un altro test da parte della Corea del Nord. Stiamo raccogliendo le informazioni con grande preoccupazione".

Il viceministro della Difesa Vladimir Popovkin ha lanciato oggi un monito alla Pyongyang: "La Russia dispone in Estremo Oriente di forze e mezzi in grado di localizzare e, in caso di necessità, distruggere i missili nordcoreani che dovessero dirigersi verso il territorio russo". "Se un missile dovesse dirigersi verso la Russia, lo localizzeremo e lo abbatteremo" ha detto Popovkin citato dall’agenzia Interfax. "Se si dovesse dirigere in un’altra direzione, potremmo anche non vederlo. I nostri sistemi di rilevamento installati in Estremo Oriente sono infatti capaci di intercettare e distruggere solo ciò che si dirige in volo verso il territorio russo".

In una Dichiarazione congiunta adottata a Mosca dai presidenti Dmitri Medvedev e Hu Jintao, Russia e Cina hanno espresso "forte preoccupazione" per la situazione nella penisola coreana. I due presidenti si sono detti al tempo stesso a favore di una rapida ripresa del negoziato a sei, e per il rispetto delle parti di tutti gli impegni assunti in precedenza ma hanno anche ricordato la risoluzione 1874 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, una misura diretta a favorire una soluzione politico-diplomatica della questione nucleare nella penisola coreana.