Corea. Si dimette il ministro della difesa di Seul dopo conflitto con Nord
25 Novembre 2010
di redazione
Il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Tae Young, si è dimesso oggi assumendosi la responsabilità per la risposta, criticata da più parti, sudcoreana al bombardamento da parte dei nordcoreani di una delle sue isole.
Le dimissioni del ministro e dei vertici militari sudcoreani erano state richieste da esponenti politici sia del partito di governo che dell’opposizione, che li avevano accusati di aver in modo non sufficientemente deciso all’attacco di artiglieria di martedì scorso, che ha provocato la morte di due soldati e due civili nell’isola di Yeonpyeong. Il presidente Lee Myung Bak ha accettato le dimissioni di Kim, hanno comunicato dall’ufficio del presidente. Il governo sudcoreano, che ha risposto al fuoco di Pyongyang, è stato criticato per la risposta troppo debole.
Il ministro Kim aveva già offerto le sue dimissioni lo scorso primo maggio, durante la crisi provocata dall’affondamento da parte dei nordcoreani della corvetta Cheonan, che provocò lo scorso marzo 46 morti. Ma in quell’occasione il presidente Lee gli chiese di rimanere in carica. Ora si aspetta che domani sia nominato il nuovo ministro. "Era necessario rinnovare il panorama militare, era arrivato il momento", ha detto una fonte del governo sudcoreano, citato dal New York Times. Tra le critiche arrivate al ministro, particolarmente dure quelle contenute nell’editoriale pubblicato dal giornale conservatore "Chosun Ilbo". "Il ministro ha praticamente ammesso che i militari non sono riusciti a rispondere al nuovo tipo di minaccia nordcoreana" nel mar Giallo, si legge nell’articolo in cui si afferma che "i militari stanno portando avanti riforme che indeboliscono le nostre capacità militari".
I ministri degli Esteri di Stati Uniti, Giappone e Corea del sud hanno intanto deciso di incontrarsi a dicembre a Washington. A darne notizia è stata oggi l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, precisando che il ministro giapponese Seiji Maehara, e il segretario di stato americano Hillary Clinton, hanno deciso durante una conversazione telefonica di celebrare l’incontro.
La Corea del sud ha pure annunciato l’intenzione di rafforzare la propria presenza militare nel Mar Giallo, a seguito dell’attacco sferrato da Pyongyang contro un’isola sudcoreana che ha provocato 4 morti e 18 feriti. L’annuncio è stato dato da un funzionario dell’ufficio della presidenza a Seul. Il presidente Lee Myung Bak ha ordinato che vengano aumentate le armi in dotazione ai militari dislocati su cinque isole del Mar Giallo, ha dichiarato il funzionario, Hong Sang Pyo. "Dobbiamo tenerci pronti alla possibilità di una nuova provocazione da parte della Corea del nord", ha dichiarato il presidente Lee nel corso di una riunione. "Una provocazione come questa può ripetersi in ogni momento".