Coree. Sale la tensione: Pyongyang sequestra peschereccio sudcoreano
08 Agosto 2010
di redazione
Un peschereccio sud-coreano, di cui si erano perse le tracce, è stato sequestrato dalla Corea del Nord. Secondo un comunicato della Guardia Costiera di Seul, il peschereccio con a bordo sette marinai – quattro sud-coreani e tre cinesi – è stato sequestrato mentre navigava nella zona economica esclusiva di Pyongyang, in una fase di tensione fra i due Paesi salita in seguito all’avvio delle manovre militari della Corea del Sud finalizzate alla difesa anti-sommergibili.
Una mossa che ha infuriato Pyongyang e alla quale ha risposto minacciando "ritorsioni": "Chiediamo immediatamente alle autorità nord-coreane di gestire questo caso nel rispetto delle regole internazionali e di liberare al più presto il peschereccio e il suo equipaggio", si legge nel comunicato della Guardia Costiera che però non precisa se il natante stesse praticando la pesca illegale.
Secondo quanto riporta la tv Ytn, il peschereccio ha inviato un messaggio stamani indicando di fare rotta verso il porto di Songjin (Corea del Nord). Un responsabile sud-coreano, citato dalla tv, ha detto che il peschereccio stava operando nella, o nei pressi, di una zona marittima divisa dalla Russia e dalla Corea del Nord, 270 chilometri a est della regione di Musdan.
Nessun commento finora sulla notizia da parte dei media nordcoreani. Il sequestro avviene a pochi giorni dal lancio da parte di Seul delle più vaste manovre di difesa anti-sottomarini della sua storia, nei pressi della frontiera marittima con la Corea del Nord, nonostante le minacce di rappresaglie da parte di Pyongyang.
Il governo della Corea del Sud aveva avvertito che "non tollererà alcuna provocazione" durante i cinque giorni di manovre navali nel Mar Giallo. La Corea del Nord ha paragonato queste manovre a una «invasione diretta» e ha agitato la minaccia di una "risposta fisica vigorosa". L’esercitazione è concepita come un avvertimento nei confronti di Pyongyang, dopo l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, il 26 marzo scorso, che ha causato la morte di 46 marinai e che è stato attribuito da una inchiesta internazionale a un siluro lanciato da un sottomarino nordcoreano.