Costa d’Avorio. Indagine sui massacri della guerra civile
06 Aprile 2011
di redazione
Il procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo, ha detto di voler avviare un’indagine sui massacri di civili compiuti in Costa d’Avorio. Ocampo, si legge in una nota, è "molto preoccupato per le notizie provenienti dal Paese" e "continua a raccogliere informazioni sui crimini commessi dalle parti in conflitto".
In Costa d’Avorio è in corso una guerra civile che vede contrapposti l’esercito ivoriano e i ribelli delle Forze Nuove (Fn). Il Paese è separato in due: l’area meridionale, con le due capitali (quella amministrativa, Abidjan, e quella governativa, Yamoussoukro) è controllata dal governo di Laurent Gbagbo, mentre quella settentrionale, a maggioranza musulmana, è in mano ai ribelli delle Fn. Al momento le vittime del conflitto, iniziato nel 2002, sono 3 mila.
La Human Rights Watch ha documentato abusi nel Paese, la maggior parte perpetrati dalle forze leali a Laurent Gbagbo, presidente uscente che rifiuta di lasciare nonostante sia stato sconfitto alle elezioni da Alassane Ouattara, leader del partito d’opposizione sostenuto dalla Francia. Le violenze sono state commesse contro i suoi sostenitori, così come contro immigrati dall’Africa occidentale e musulmani.